Proficui i lavori della Terza Commissione Agricoltura presieduta dal consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti. Al centro dell’interesse dei commissari le questioni legate all’area del Fucino e la discussione in merito all’adesione della Regione Abruzzo al progetto “Foresta modello”. “Ho ritenuto di invitare in Commissione”, spiega Berardinetti, “il presidente del Consorzio di bonifica, Gino Di Berardino, il vice presidente, Dario Bonaldi e il direttore Mauro Contestabile, allo scopo di fare il punto della situazione sul progetto della nuova rete irrigua a pressione della Piana del Fucino finanziato dal Masterplan.
I vertici del Consorzio, che ringrazio”, sottolinea il presidente di Commissione, “hanno illustrato il lavoro svolto e richiesto alle competenti autorità regionali di accelerare i tempi e consentire l’avvio del cantiere”. In particolare, richiedono attenzione, le autorizzazioni necessarie e la firma della convezione esecutiva tra ARAP, Regione Abruzzo e Consorzio di Bonifica per l’avvio ufficiale dell’iter. “Allo scopo di accelerare il processo”, spiega Berardinetti, “intendo intensificare le riunioni della Commissione Agricoltura mantenendo i commissari costantemente aggiornati sugli sviluppi dell’iter. Il mio impegno personale sulla questione è totale così come il supporto incondizionato a questo progetto che reputo essenziale per l’economia dell’intero Abruzzo e nello specifico della Marsica”. La Commissione ha, inoltre, ritenuto necessario ricercare strategie condivise con i sindaci del Fucino per affrontare il ciclico problema della crisi idrica nella Piana, con picchi massimi di siccità raggiunti nella stagione estiva. “E’ necessario avere una linea comune tra Regione, Consorzio di Bonifica e amministrazioni comunali affinché gli Enti collaborino in caso di necessità”, sottolinea Berardinetti, “si ritiene necessario mettere in atto misure programmate e condivise per gestire le future crisi e pianificare al meglio le giornate di irrigazione”. Ultimo argomento affrontato quello della possibilità di aderire come Regione al progetto “Foresta Modello”: si tratta di un sistema basato sulla collaborazione di soggetti pubblici e privati riuniti in una forma associativa ad hoc. Favorevole alla proposta il presidente Berardinetti che spiega: “Gestire un’area boschiva con il metodo della foresta modello significa costituire in quell’area un’associazione tra tutti i soggetti pubblici e privati attivi sul territorio (Comuni, imprese agricole e di taglio della legna, artigiani, tartufai, apicoltori, operatori turistici, associazioni ecc.) e stabilire assieme a loro un Piano Strategico di Gestione Pluriennale, cioè un progetto contenente tutte la azioni che i diretti interessati si impegnano a realizzare sull’area forestale dove vivono. Compito dell’Associazione sarà realizzare il piano strategico nei tempi e nei modi previsti, cooperando a tal fine anche con gli altri Enti o Consorzi già operanti su territorio (GAL, DMC, Consorzi Forestali ecc.)”. Secondo Berardinetti costituire una Foresta Modello ed aderire alla Rete Internazionale comporta alcuni benefici immediati come: aderire ad un network internazionale di associazioni impegnate nella gestione forestale, scambiarsi esperienze e suggerimenti di gestione territoriale con tutti gli altri membri della Rete, gestire un territorio in maniera coordinata tra tutti gli enti, associazioni, imprese che lo vivono e quindi permettere ai diversi soggetti di cooperare per accedere più facilmente ai finanziamenti pubblici.