Pescasseroli. Ieri sera verso le 21:00 una femmina di orso di circa 6 anni, è stata investita da un veicolo, forse un camion che non si è fermato, sulla statale 652 nei pressi dell’abitato di Rionero Sannitico in provincia di Isernia, fuori dai confini sudorientali del Parco e della sua Zona di protezione Esterna (ZPE), a ridosso della Valle del Volturno.
Poco dopo l’animale è stato trovato, agonizzante ai margini della statale 17, da altri passanti che hanno segnalato la sua presenza all’Ente Parco e ai carabinieri forestali che hanno subito attivato pattuglie di pronto intervento e i soccorsi. Sono arrivati sul posto il direttore ff, il veterinario e i biologi dell’Ente Parco, nonché il personale di sorveglianza del Parco e quello del servizio veterinario della ASL d’Isernia.
Purtroppo l’impatto violento aveva determinato diversi traumi, tra cui la paralisi degli arti posteriori e nel giro di alcuni minuti l’animale è morto. Quindi è stato tempestivamente trasportato presso le idonee strutture veterinarie della sede del Parco a Pescasseroli, in modo da poter essere celermente trasferito all’Istituto Zooprofilattico di Teramo per i necessari accertamenti necroscopici.
L’evento di ieri sera ripropone in modo drammatico il tema della conservazione di una specie a rischio di estinzione proprio per l’elevato numero di fattori che possono incidere negativamente sulla sua conservazione. “La perdita di una femmina rende l’episodio ancora più grave in termini generali” ha dichiarato il vicepresidente Augusto Barile “per il contributo che queste possono assicurare alla popolazione in relazione al ciclo riproduttivo.
Gli incidenti stradali sono una delle cause di morte ricorrenti e anche per questo il Parco ha avviato uno specifico progetto Life Safe Crossing per sperimentare, tra l’altro, tecnologie innovative per la riduzione del rischio, basate sulla segnalazione del pericolo agli automobilisti nei momenti di presenza di fauna a bordo strada e sull’allontanamento degli animali laddove i singoli veicoli non rispettino i limiti di velocità imposti dal sistema.
In base a questa sperimentazione sarà possibile proporre, anche per le aree esterne al Parco nazionale, soluzioni efficaci per una concreta riduzione del rischio di incidenti stradali con la fauna protetta, orso marsicano in particolare”.