Gioia dei Marsi. Intitolato largo alla medaglia d’oro Vincenzo Giudice, con grande concerto finale della Banda della Guardia di finanza.
“Orgoglioso di appartenere alle Fiamme gialle”, dichiara il sindaco Alfonsi, “dedico l’iniziativa al mio paese”.
Voluta fortemente dal sindaco Gianluca Alfonsi con tutta l’Amministrazione comunale e dalla Guardia di Finanza, diretta dal Maestro e Vice Direttore Capitano Dario Di Coste, con la presenza quale solista del Luogotenente Cariche Speciali Giuseppe Orsini, la Banda Musicale della Guardia di Finanza si è esibita in concerto giovedì 3 settembre a Gioia dei Marsi, in piazza della Repubblica.
Parte di una giornata peculiare, molto importante per i valori che ha rappresentato, dopo un pomeriggio che ha contemplato l’onore ai caduti con la deposizione di una corona, la benedizione del sacerdote don Giuseppe Gantedi e, fulcro della manifestazione, l’importante intitolazione di un largo alla memoria dell’eroe di guerra, medaglia d’oro al valor militare, Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice, vittima della barbarie nazista, presente la signora Fernanda Giudice, nipote del Maggiore e Madrina dell’evento, la serata non poteva che concludersi con un grande concerto partecipato coralmente dalle Autorità militari, civili e religiose e da tutto il paese di Gioia dei Marsi.
Vasto e vivace il repertorio, con le colonne sonore di grandi come Morricone e Rota e musiche di Verdi, Cilea, Lennon, gran finale con l’Inno d’Italia e un omaggio al paese con “Vecchia Gioia” di Fortunato Bisegna (peraltro orgogliosamente riconosciuto per la terza volta “Spiga Verde d’Italia” per la sostenibilità rurale, tutela del territorio e qualità della vita). L’intera giornata, nelle sue diverse, articolate fasi è stata presentata dalla giornalista Orietta Spera.
Tra le autorità intervenute S.E. il Prefetto dell’Aquila Giancarlo Di Vincenzo, il Questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini, il Vice Ispettore per i Reparti d’Istruzione della Guardia di finanza, Generale Carmelo Azzarà, il Generale della Guardia di finanza Gioacchino Angeloni, il Generale dell’Esercito Italiano Vero Fazio, il Senatore Guido Quintino Liris, il Consigliere regionale Maria Assunta Rossi, l’Assessore del comune dell’Aquila Livio Vittorini, per il comune di Avezzano l’Assessora Iride Cosimati e il Consigliere Nello Simonelli, i numerosi Sindaci del territorio marsicano, i Comandanti regionali, provinciali e locali del Corpo della Guardia di finanza, i Carabinieri e la Polizia di Stato, il Presidente della Sezione A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) di Avezzano, Luogotenente Remo Ruscitti, tutti coloro che rappresentano le Fiamme Gialle, il Gruppo Alpini di Gioia e Torre di Sperone, la Pro Loco di Gioia dei Marsi, il Gruppo di Protezione civile, il Centro Anziani e la Sezione Avis di Gioia dei Marsi, Roberto e Maria Rita Giancarli, genitori di Alessandro Giancarli, vittima della strada, entrambi simbolo di resilienza.
Un particolare ringraziamento da parte del sindaco al concittadino “artista del marmo” Marco De Santis per la realizzazione della targa commemorativa, alle signore gioiesi per la creazione dei preziosi, raffinati elaborati all’uncinetto che decorano, incantevoli, la piazza del paese, al Colonnello Antonio Di Biagio e al Luogotenente Francesco Gilio per aver dato il proprio fattivo contributo organizzativo all’avvenimento.
Il primo cittadino Gianluca Alfonsi, felice del suo amatissimo paese e dei suoi abitanti, fiero ed orgoglioso di appartenere alle Fiamme gialle d’Italia, affinché soprattutto i giovani sappiano e sentano sempre l’importanza dei valori umani ricorda che, il Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice, nato ad Eboli, originario di Gioia dei Marsi, nel 1944, durante il secondo conglitto mondiale, prestava servizio a Carrara.
A seguito della morte in una imboscata di un soldato tedesco, il Maggiore Walter Reder ordinò il rastrellamento di alcuni residenti di Bergiola Foscalina, frazione di Carrara. 72 erano le persone destinate alla fucilazione tra cui donne, anziani, bambini, al posto della vita delle quali il Maggiore Vincenzo Giudice offrì la sua. Ma l’ineffabile, nobile gesto di fratellanza non venne preso in considerazione: la strage fu compiuta sulle 72 persone senza che il Maresciallo né la sua famiglia potessero essere risparmiati.
Da oggi chi passerà per Gioia dei Marsi potrà prendere coscienza degli orrori della guerra e della figura di Vincenzo Giudice, persona e militare integerrimo che non esitò, con un atto di estrema generosità, ad offrire se stesso per salvare il prossimo.