Avezzano. Ha partecipato alla cerimonia di intitolazione anche il vicesindaco della città, Domenico Di Berardino, tenente in congedo. Il generale, associato di Avezzano, in vita ricoprì il ruolo di presidente dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia e fu anche vertice del Consiglio Permanente delle Associazioni d’Arma.
Sono state le sue figlie, Paola e Roberta Calamani, a svelare, domenica scorsa, la targa apposta all’ingresso della sede della sezione Unuci di Avezzano per rendere immortale e riallacciare al tempo presente la memoria straordinaria del loro padre, il Generale Giuseppe Calamani, nato nel 1919, e ricordato da tutti come un personaggio di spicco tra gli ufficiali del Genio e delle Trasmissioni d’Italia.
Al generale C. A. Calamani, decorato di Croce di Guerra al valor militare, è stata ufficialmente intitolata la sezione Unuci della città. Scomparso nel 2020, all’età di 101 anni, fu presidente nazionale dell’UNUCI per una decade intera.
“È stata, innanzitutto”, ha affermato il Presidente della Sezione Unuci di Avezzano, 1° Capitano Floriano Maddalena, che ha organizzato la cerimonia di intitolazione, “un’occasione unica e piacevole di ritrovo, di ricordi e di commemorazione prima del Santo Natale per tutti gli ufficiali in congedo della sezione avezzanese”. La Sezione Unuci marsicana ha, quest’anno, difatti, dopo gli anni delle ristrettezze del Covid-19, ripreso la tradizione e riorganizzato la classica conviviale prenatalizia. “C’è da dire”, ha aggiunto ancora il presidente e capitano Maddalena, “che l’incontro ha avuto una particolare importanza”.
Alla cerimonia dello svelamento della targa, avvenuta sulle note del “Silenzio”, hanno partecipato il Presidente Nazionale dell’Unuci, Generale Federico Sepe, il Generale Massimo Stigi della Presidenza Nazionale Unuci, il Vicepresidente di Assoarma Avezzano e presidente dell’Associazione Paracadutisti, cavalier Gianni Di Giambattista e il presidente della locale Associazione Arma Aeronautica e segretario di Assoarma, cavalier Pietro Antonio Di Matteo.
In rappresentanza dell’amministrazione comunale, è stato presente il vicesindaco di Avezzano Domenico Di Berardino, che ha confermato come: “Non si può non sottolineare l’egregio lavoro che l’Unuci fa e svolge regolarmente attraverso la voce dell’associazionismo. La socialità e la socializzazione, dedite a ricordare e a commemorare, come è stato fatto domenica scorsa, sono esempi di buone pratiche. Si è ricordato un uomo illustre, che tanto ha dato al prossimo e tanto ha lasciato alla sua terra. È stata un’iniziativa importante per questo territorio; personalmente, sono anche un associato e un ex ufficiale in congedo ed ho voluto esprimere a tutti gli associati la vicinanza, il saluto e il ringraziamento da parte della nostra amministrazione comunale, perché il lavoro svolto dalle associazioni acquista un’importanza fondamentale quando si ha a che fare con nuove povertà e con crisi materiali, umane e di valori. Mettersi al servizio della propria comunità, dà la possibilità non solo di dare a chi ne ha bisogno, ma anche di ricevere dei grandi benefici: quando si torna a casa la sera, dopo aver compiuto un gesto buono, si è soddisfatti di sé per aver contribuito alla crescita e al benessere della propria ‘famiglia allargata’, che è la nostra città”.
Il vicesindaco ha tracciato anche un bilancio del buon operato dell’Unuci e delle Associazioni d’Arma di Avezzano. Dopo lo svelamento della targa, alle ore 12, tutti gli associati, con i loro familiari, hanno partecipato alla santa messa nella Chiesa di San Giovanni, officiata dal parroco don Francesco Tallarico, tenente in congedo di Fanteria.
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