Avezzano. Sulla situazione santaria marsicana interviene duramente il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio: “Non e’ possibile tollerare un giorno in piu’ questa situazione – dice – accogliendo l’allarme lanciato da 17 associazioni sulle carenze al servizio di radiografia all’ospedale di Avezzano. “La garanzia del servizio sanitario – continua il consigliere – deve essere una priorita’. Costringere i cittadini a spostarsi di almeno 60 chilometri per una radiografia ai denti significa minare il diritto alla salute e al contempo ridurre la qualita’ della vita degli abitanti di Avezzano, che si vedono obbligati a lunghe e onerose trasferte”. “Ho chiesto un incontro urgente – conclude Di Pangrazio – con il direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, per affrontare e risolvere immediatamente l’incresciosa questione”. Nei giorni scorsi era stata l’Associazione Centro Giuridico dei consumatori della Marsica, e numerose altre associazioni firmatarie, a seguito di numerose segnalazioni riguardanti la carenza di strutture nel territorio marsicano relativamente ad alcuni esami necessari per interventi all’apparato masticatorio ha avviato delle ricerche per constatare la veridicità di quanto veniva segnalato in merito ad alcune indagini diagnostiche tra cui dentascan dell’arcata inferiore e superiore, la stratigrafia dell’ATM in apertura e chiusura e l’ortopanoramica delle arcate dentarie. Da quanto emerso c’è davvero poco da stare allegri, poiché non è possibile effettuare queste indagini, con la sola eccezione per l’ortopanoramica, né presso le strutture ospedaliere del nostro territorio, né presso strutture convenzionate. Il cittadino marsicano si deve, quindi, recare a Sulmona, a Castel di Sandro, o a L’Aquila. Ciò comporta, oltre al ticket pari a circa 25 euro a prestazione, le spese per gli spostamenti di almeno 30 euro, che raddoppiano a causa dell’assurdità del ritiro del referto presso l’ospedale che ha prestato l’opera, a cui si deve aggiungere anche il costo sociale dei tempi da sottrarre al lavoro. Dall’analisi dei costi e dei tempi si evince che è più conveniente recarsi dal privato che opera a costi ragionevoli che risultano inferiori a quanto si spende per utilizzare le strutture pubbliche. L’Associazione chiede che il servizio in questione sia prestato anche nell’Ospedale di Avezzano e, in convenzione, nelle strutture private del territorio. Gianluca Rubeo