Avezzano. Presentare un emendamento in Parlamento e una proposta di delibera regionale per impugnare davanti alla Corte costituzionale il provvedimento di realizzazione dell’impianto a biomasse Powercrop ad Avezzano. E’ questo il piano di azione del Movimento 5 stelle annunciato ieri in una conferenza stampa al Comune di Avezzano. Era presente il consigliere regionale, Gianluca Ranieri, e l’esponente del meetup Giorgio Fedele. Dopo la conversione in legge del decreto competitività, in cui si ripropone la nomina dei commissari ad acta per realizzare l’impianto a biomasse, prende posizione il partito di Grillo “Siamo assolutamente contrari all’istallazione di questo mostro ecologico e alla sottrazione delle prerogative legislative regionali”, hanno spiegato, “che toglie ai cittadini la possibilità di scegliere il futuro del proprio territorio. La prova di questa opposizione è il nostro voto in Senato. Ci chiediamo perché la contrarietà, a parole, degli altri partiti a livello locale venga poi smentita regolarmente dal voto in parlamento. È proprio il caso della senatrice Stefania Pezzopane (Pd)”, hanno sottolineato, “e degli altri senatori del suo partito che si sono sempre dichiarati attenti alle problematiche del territorio marsicano salvo poi votare a favore di questo ennesimo abuso. Resteremo sul territorio”, hanno annunciato, “per informare la popolazione senza escludere la protesta di piazza”.
Tale impianto con i suoi 32 MW elettrici e 95 MW termici sarebbe uno degli inceneritori a biomasse più grandi in Italia. Per alimentare questo enorme bruciatore occorrerebbero 270.000 tonnellate di biomasse all’anno, risorse che, come evidenziato dal Corpo Forestale dello Stato, non sono disponibili sul nostro territorio. A fronte di un’enorme quantità di materiali bruciati altrettanta enorme massa di inquinanti sarebbe emessa dai camini della centrale mettendo a rischio sia la salute dei marsicani sia le produzioni agricole del Fucino, in particolare quelle a marchio IGP.
“Già nel 2013 con un emendamento partito dalla Marsica”, spiegano dal M5s, “avevamo bloccato la stessa norma, approvata in senato il 25 luglio; allo stesso modo oggi ci impegniamo a utilizzare gli strumenti che i regolamenti parlamentari ci mettono a disposizione per difendere la nostra comunità, fino ad arrivare a presentare, all’interno del Consiglio Regionale, una proposta di delibera per impugnare il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale. Resteremo sul territorio per informare la popolazione senza escludere la protesta di piazza”.