Avezzano. L’allarme non ha suonato, creando momenti di tensione durante un’evacuazione d’emergenza. Ieri pomeriggio, un’interruzione di corrente, causata da un violento temporale sulla Marsica, ha paralizzato lo stabilimento LFoundry, che produce memorie volatili e sensori d’immagine. L’interruzione, avvenuta intorno alle 17, ha attivato il protocollo di sicurezza, ma senza il segnale acustico di allerta.
Il rappresentante sindacale Roberto Di Francesco (RSU Fiom – Cgil) ha descritto la situazione come molto preoccupante. “I dipendenti al lavoro erano circa un centinaio e sono rimasti completamente al buio”, ha dichiarato. Le batterie tampone hanno funzionato, permettendo ai lavoratori di evacuare la fabbrica in sicurezza. Tuttavia, la mancata attivazione della sirena rappresenta un grave problema.
Secondo Di Francesco, la situazione è “gravissima” e non isolata. “Da quando sono stati spenti i motori e si è deciso di attaccare tutto lo stabilimento alla rete nazionale dell’energia elettrica ci sono continue micro interruzioni”, ha spiegato. Se per un’abitazione questi eventi sono trascurabili, per un’industria come LFoundry costituiscono un serio “campanello d’allarme per la sicurezza”.
Il sindacalista ha ribadito che i dipendenti sono stati esposti a un “rischio altissimo”. “L’azienda cerca di risparmiare su tutto”, ha aggiunto, sottolineando che “non è più accettabile che per tagliare i costi si mettano a repentaglio in questo modo i dipendenti”. Di Francesco ha quindi chiesto un intervento immediato dell’azienda per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori e le lavoratrici del sito.