Trasacco. Tutto pronto per la quarta edizione del corso di alfabetizzazione per le donne straniere residenti a Trasacco. L’iniziativa, promossa dal Comune di Trasacco in collaborazione con l’Associazione socio-culturale AZ, avrà la durata di quattro mesi, prenderà il via il 14 marzo e si concluderà a giugno con la consegna dei diplomi rilasciati dal sindaco Cesidio Lobene.
“Durante il percorso le donne iscritte impareranno le basi della lingua italiana, indispensabili per socializzare e integrarsi all’interno della comunità”, come sottolineato dalla prof.ssa Rita Angela Salvi, docente di materie letterarie nonché referente e ideatrice del progetto. “L’integrazione è l’elemento principale per creare una comunità dove ognuna di loro si senta a casa e questa iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, anche se negli anni addietro parzialmente interrotta dall’emergenza Covid-19, è stato un punto di riferimento fondamentale per le donne straniere ivi residenti”, ha proseguito la prof.ssa che ha presentato le sue collaboratrici, la nutrizionista Flavia Blasetti, la psicologa Frine Contestabile, l’avvocato Serena Manna e le interpreti Ihsane Elmouahhid e Samah El Hayiibi.
“Il mio ringraziamento va alla prof.ssa Salvi e all’Assessore regionale Mario Quaglieri che, ai tempi in cui era sindaco di Trasacco, ebbe l’intuizione di promuovere questo corso – spiega il primo cittadino, Cesidio Lobene – a lui si deve questa bella iniziativa dall’altissimo valore sociale. Questa amministrazione comunale ancora una volta mostra la propria sensibilità verso i temi dell’inclusione sociale. Le donne straniere presenti sul territorio sono spesso marginalizzate a causa dell’impossibilità di comunicare, ed ecco perché imparare la lingua consentirà loro di superare questo gap”. “Siamo tutti uguali, senza distinzione di provenienza. Imparare la lingua consente di integrarsi al meglio”, afferma l’Assessore regionale Mario Quaglieri, promotore del progetto al tempo in cui era sindaco di Trasacco. “Abbattere le barriere comunicative è importante e la direzione di questa iniziativa va verso quella necessità. Qui le donne straniere sono ben accolte e con questo corso vogliamo creare l’opportunità di avvicinare il nostro e il loro mondo per condividere le nostre vite. Loro sono anche il nostro futuro e la nostra forza, ci rappresenteranno un domani. Le nostre comunità si sono fuse e hanno dato vita a una sola. Ma per farlo dobbiamo parlare la stessa lingua”.