Avezzano. Da tempo la Rindertimi sostiene, unitamente ad altre del territorio provinciale, l’impegno nel servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Ogni organismo si è assunto il compito – non semplice – di offrire realmente quelle garanzie e quei diritti specifici per i profughi ed i rifugiati verso i quali l’Europa sta giocando al ribasso dal punto di vista umanitario e al rialzo degli egoismi dei singoli Stati: un’Europa che sembra mirare più a proteggere le frontiere che le persone, cedere ai populismi, mercanteggiare il diritto internazionale e limitare il rispetto delle libertà fondamentali, mettendo così a rischio i principi e i valori sui quali ha posto fondamento la Comunità Europea!
Il sistema italiano di accoglienza dei profughi stranieri – articolato dallo sbarco all’arrivo sul territorio e alla sistemazione nelle strutture ospitanti – sta sostenendo un consistente sforzo democratico ed economico, dai Centri di prima accoglienza allo Sprar e nelle strutture temporanee. Queste ultime ne sopportano il peso numerico più significativo nel bisogno di aiuto, entrando in stretta relazione con le Amministrazioni e gli Organismi Comunali, le Forze dell’Ordine, gli uffici ASL, le Commissioni ministeriali sul diritto d’asilo, le Scuole, le Agenzie di formazione, le Parrocchie, le Comunità religiose islamiche, le Organizzazioni sociali, ecc…
Per un breve e funzionale scambio di idee, esperienze, difficoltà e risultati tra organismi di accoglienza ed Enti pubblici, si è voluto preparare l’incontro di domani al Palazzo comunale di Avezzano. L’evento, sobrio ed essenziale, potrà rivelarsi come occasione preziosa di confronto e di sensibilizzazione anche verso la cittadinanza, raccogliendo perplessità e critiche, provando insieme a sfatare paure e pregiudizi che tutti – nessuno escluso – ci portiamo dentro, formulando ipotesi di percorsi responsabili e condivisi. L’appuntamento è per domani alle 10 in Comune. Parteciperanno il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, il prefetto, Francesco Alecci, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e il presidente della commissione immigrazione, Emilio Iampieri.