Avezzano. Insulti via social alla polizia locale di Avezzano dopo la rapina alla gioielleria Quaranta, il comandante Luca Montanari denuncia una ventina di persone.
Gli insulti erano stati postati sul profilo Facebook di Marsicalive, sotto agli articoli che riguardavano la rapina alla gioielleria in pieno centro ad Avezzano. Ora il comandante ha deciso di agire per vie legali contro i responsabili per arginare questo fenomeno diffamatorio e tutelare l’onorabilità della polizia locale. Secondo la denuncia, tra i vari commenti ci sarebbero stati offesi personali, attacchi diretti ai singoli agenti e frasi lesive della dignità e della professionalità del corpo. In risposta, il comando ha applicato l’articolo 341 bis del codice penale, che prevede sanzioni specifiche per chi si macchia di oltraggio a pubblico ufficiale, sia esso in presenza fisica che attraverso mezzi di comunicazione.
Il caso di Avezzano riflette un problema più ampio e diffuso, quello della crescente aggressività nei confronti delle forze dell’ordine sui social media. Gli utenti sembrano legittimati ad esprimere insulti senza temere conseguenze, creando un clima ostile e un’immagine negativa della polizia locale. Tuttavia, le autorità hanno deciso di reagire con fermezza, dimostrando che anche le offese online possono avere ripercussioni. La violenta rapina a mano armata appena consumata alla gioielleria Quaranta di via Trieste, è avvenuta il 23 settembre. I rapinatori hanno fatto irruzione nella gioielleria di via Trieste, seminando il panico. Una pattuglia della polizia locale ha incrociato i criminali e ha prontamente tentato di bloccarli, ma questi hanno reagito puntando le armi nel bel mezzo di una strada trafficatissima di passanti. Dopo un inseguimento i malviventi sono quindi riusciti a sfuggire all’altezza di via Napoli.
Nonostante il tempestivo intervento degli agenti, una minoranza di utenti sui social ha colto l’occasione per lanciare insulti gratuiti e pesanti accuse contro il corpo di polizia locale, con commenti che secondo la denuncia del comandante Montanari hanno oltrepassato il confine della critica legittima. Tra le persone denunciate, alcune sono note alle forze dell’ordine e hanno approfittato della situazione per esprimere un risentimento personale, sfogando una sorta di vendetta verso gli agenti.
“Il diritto alla libera espressione del proprio pensiero è assoluto e inviolabile, ma le offese gratuite non sono ammissibili e vanno contrastate con fermezza”, ha dichiarato il comandante Montanari. “Non possiamo permettere che vengano attaccati coloro che quotidianamente rischiano la propria vita per dedicarsi alla sicurezza della comunità”.
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