Avezzano. Insulta e dà dei razzisti ai carabinieri che avevano multato la compagna. Viene però assolto perché non c’erano testimoni in quel momento. E’ quanto accaduto ad A.K., 40 anni, marocchino, un giovane straniero che se l’è cavata con una assoluzione. Era accusato di oltraggio a pubblico ufficiale poiché aveva insultato pesantemente due militari dell’Arma che avevano multato la compagna.
La giovane marsicana era infatti stata fermata da due carabinieri a un posto di blocco durante la notte in centro ad Avezzano per dei controlli. Erano circa le 4 e i due hanno deciso di multarla perché non si era fermata allo stop. La decisione non è però andata a genio al suo compagno, che era sul lato passeggero. E’ così sceso dall’auto e ha cominciato a inveire contro di loro. Ha quindi iniziato a insultarli chiamandoli razzisti e bastardi e insinuando di essersi accaniti contro la moglie solo perché era in auto con uno straniero.
Secondo la difesa, cioè gli avvocati Luca e Pasquale Motta, fa fede la sentenza della Cassazione che ha affermato il principio secondo il quale quando si rivolgono parole offensive nei confronti di forze dell’ordine è necessaria la presenza di persone esterne, di pubblico terzo estraneo alla vicenda. E in quel caso non c’era nessun testimone. Per tale motivo il giudice monocratico del tribunale di Avezzano, Gaetano Tanzi, ha assolto il giovane straniero perché il fatto non sussiste.