Avezzano. È stato rinviato a giudizio con l’accusa di stalking perché maltrattava la moglie alla presenza del figlio minorenne.
Si tratta di un 35enne di Avezzano, finito sotto processo per gli atti persecutori messi in atto nei confronti della ex compagna.
In una occasione l’aveva spintonata mentre teneva il bambino in braccio, colpendola con pugni alla testa e offendendola con parole come z… e p…. Le aveva inoltre strappato il cellulare di mano mentre lei tentava di chiamare le forze dell’ordine. In un’altra occasione, mosso dalla gelosia, l’avrebbe aggredita dopo che per una settimana trascorsa dai genitori lei aveva deciso di tornare a casa, ma era stata accusata di avere un altro uomo.
Dopo la separazione della coppia, Lui aveva iniziato, secondo l’accusa, a chiamarla insistentemente a tutte le ore del giorno e della notte, insultandola in ogni modo accusandola di essere una poco di buono e di andare in giro di notte per prostituirsi.
Era riuscito anche a trovare il numero della cucina chiamandola al cellulare mentre la sua ex era con lei e, dopo averle minacciate, E aveva costrette a fare rientro a casa nel timore che potessero incontrarlo. Era arrivato a insultarla anche durante un incontro concordato dalle istituzioni per la visita del figlio, e davanti a lui l’aveva insultata nuovamente con frasi ingiuriose. Per tale motivo il giovane è stato rinviato a giudizio dal Gip Maria Proia davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Marianna Minotti, su richiesta del pm Ugo Timpano, per gennaio prossimo. La parte civile era difesa dall’avvocato Luca e Pasquale Motta.