“Dottoressa non riesco a dimagrire, ho problemi con la tiroide!”. E invece no, nessun problema con la tiroide, si tratta, molto spesso, di insulino resistenza.
Ma di cosa si tratta?
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Serena Gargano medico specialista in Medicina Interna, specializzata in Nutrizione e medicina estetica che ci ha raccontato uno dei casi che si trova a gestire molto di frequente, tra i suoi pazienti.
“L’insulino- resistenza che è un problema che riscontro sempre più di frequente nei pazienti che arrivano nel mio studio per affrontare un percorso dietologico. Molto spesso convinti di avere problematiche tiroidee che non permettono loro il giusto dimagrimento”,
spiega la dottoressa Gargano,
che riceve i suoi pazienti negli studi professionali di Avezzano e Roma,
“quando poi osservo le analisi che mi portano all’attenzione, invece, riscontro quasi sempre una normalità nella funzione della tiroide e l’anomalia è quasi sempre nella produzione dell’insulina. È nell’omeostasi glicemia-insulina”.
Cos’è l’insulina resistenza
Quando mangiamo zuccheri il nostro pancreas produce insulina, questa viene ad agire sulla glicemia per aiutare l’organismo ad assorbire lo zucchero che serve come fonte energetica.
L’insulino – resistenza si sviluppa quando le cellule del nostro muscolo, del nostro tessuto adiposo e le nostre cellule epatiche non rispondono più correttamente alla presenza dell’insulina. È allora che la capacità di assorbire il glucosio che circola nel sangue scende e sarà necessaria una maggiore concentrazione di insulina per far sì che il glucosio torni nella norma.
Il circolo vizioso
Infatti rimane la glicemia più alta nel nostro corpo e per risposta si produrrà più insulina.
In pratica si entrerà in un circolo vizioso, per cui la glicemia si abbassa e arriverà di nuovo lo stimolo della fame. In genere si tende ad assumere sempre zucchero. Perché ci si sente deboli e affamati.
Così facendo però si rialzerà la glicemia e si rialza l’insulina. Questo circolo comporterà che nel tempo il corpo, producendo sempre più insulina per compensare i livelli glicemici, alla fine non riesca più a controllare i livelli di glicemia portando allo sviluppo del diabete di tipo 2.
I sintomi
L’insulino resistenza all’inizio non dà sintomi e di solito le persone non si accorgono di soffrirne.
Se ne rendono conto solamente quando non c’è più la capacità dell’insulina di tenere a bada i livelli di glicemia. Quindi quando cominceranno ad alzarsi i livelli di glicemia.
- In generale l’insulino resistenza dà come sintomi l’avere continuamente fame. Perché la troppa insulina fa sì che la glicemia si abbassi troppo e che torni subito l’appetito.
- Altro sintomo importante è la difficoltà di concentrazione, l’appannamento mentale.
- Altri campanelli di allarme sono i livelli di colesterolo alti e anche l’innalzamento della pressione arteriosa.
- Chi ne soffre, in genere, accumula anche grasso nella zona addominale e quindi grasso viscerale che comporta problemi cardio vascolari.
Diagnosi di insulina -resistenza, come si fa?
Controllando il livello di insulina nel sangue: il calcolo dell’indice Homa è un indice che ci dà l’idea più o meno se c’è insulino resistenza, senza necessariamente fare una curva da carico di glucosio di glicemia e insulina, che è un altro modo per vedere come il nostro corpo reagisce all’eccesso di zucchero.
Le cause
Ad oggi le cause non sono ancora del tutto note, però i fattori di rischio sono il sovrappeso, l’obesità ma soprattutto la scarsa attività fisica. Anche diete ricche di zuccheri e carboidrati semplici portano poi a sviluppare l’insulino resistenza.
La cura
Ci sono sia farmaci sia integratori molto validi che aiutano ad abbassare i livelli di insulina e glicemia. La prima cosa da fare è adottare una dieta povera di carboidrati con pochi zuccheri semplici oppure una dieta chetogenica che non ne prevede la presenza.
Muoversi, camminare, almeno per trenta minuti al giorno a passo svelto, sostenuto.
Fare attività fisica: perché il muscolo in quel modo utilizza il glucosio in eccesso e quindi non è necessario produrre insulina per tenerlo nei limiti della norma.
Per ultimo, eventualmente, ricorrere a farmaci e/o integratori.
Come formulare una dieta adatta
Facendo un’alimentazione povera di zuccheri semplici, sana, dove preferire verdure, cibi integrali e fibre.
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