Avezzano. Lavoratori Fiamm incrociano le braccia per 8 ore: non vogliamo il corso di formazione durante il ponte. Il calendario delineava una tre giorni di riposo perfetta. Festa della Liberazione, 26 aprile e Madonna di Pietraquaria. Tre giorni di riposo per i 380 dipendenti dello stabilimento Fiamm che già si erano organizzati con le famiglie e gli amici. Ma l’azienda prima si è accordata con le rsu di stabilimento e poi ha deciso di inserire in mezzo al ponte, cioè martedì 26, una giornata di formazione mandando su tutte le furie i dipendenti. “Le rsu avevano preso degli accordi diversi”, ha commentato il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Roberto Di Francesco, “poi improvvisamente l’azienda ha fatto marcia indietro venendo meno agli impegni con le parti sociali e soprattutto con i lavoratori”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, infatti, è stata proprio la convocazione di 120 lavoratori in fabbrica per il 26. L’azienda aveva previsto due corsi, uno di otto ore per i manutentori e uno di quattro per gli altri dipendenti. Inserendo la formazione in un giorno in cui il sito doveva essere chiuso, di fatto, avrebbero evitato di collocarla durante un normale giorno di lavoro. Ma dovendo tornare in fabbrica seppur per poche ore i lavoratori non avrebbero potuto godere in pieno del ponte, come precedentemente deciso, e per questo hanno deciso di scioperare. “Uno dei pochi ponti di cui potevano godere gli operai hanno voluto cancellarlo con la formazione”, ha concluso Di Francesco, “le rsu non hanno accettato questo atteggiamento e hanno deciso di indire per martedì uno sciopero di otto ore”. La decisione è stata già comunicata ai dipendenti durante un’assemblea e tutti hanno deciso di aderire. L’azienda, dal canto suo, ha diminuito il numero dei lavoratori che dovranno prendere parte al corso da 120 a 51.