Avezzano. Insegnanti delle scuole paritarie hanno diritto allo stesso punteggio di quelli delle scuole statali. E’ stato deciso dal giudice del lavoro, Annamaria Tracanna, con una sentenza che ha equiparato l’insegnamento nelle due tipologie di scuole. Fino ad oggi, infatti, gli anni di insegnamento nelle “paritarie” non attribuivano alcun punteggio ai fini delle domande di trasferimento da una sede all’altra. Il tribunale dell’Aquila ha infatti accolto il ricorso presentato da una docente avezzanese di scuola dell’infanzia, difesa dagli avvocati Salvatore Braghini e Renzo Lancia, che rivendicava la valutazione di ben 15 anni svolti nella scuola paritaria, per un totale di 90 punti, in virtù dei quali avrebbe scavalcato in graduatoria diverse docenti destinate in scuole di Avezzano.
Il giudice, dopo aver ricordato che la legge non prevede nulla sul riconoscimento del servizio svolto nella scuola paritaria, ha chiarito che, secondo la legge 62 del 2000, il sistema nazionale di istruzione “è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali” e che le paritarie svolgono un servizio pubblico”. Inoltre una circolare ministeriale del 2000 ha preteso che, al fine di ottenere la parità, gli istituti privati devono dichiarare che il personale docente è munito di titolo di studio abilitante. Inoltre devono anche dichiarare che “il rapporto di lavoro individuale per tutto il personale della scuola è conforme ai contratti collettivi di settore”. In questo modo si arriva a una piena omogeneità tra il servizio d’insegnamento svolto nelle scuole statali e quello alle dipendenze degli istituti privati paritari. Proprio basandosi su questi principi, il giudice ha emesso una sentenza molto innovativa e che interesserà tantissimi insegnati che si trovano nella stessa situazione. Il tribunale ha quindi ordinato all´amministrazione scolastica di “rettificare la graduatoria di mobilità in favore della ricorrente, tenendo conto del maggior punteggio riconosciuto e di disporre l’assegnazione definitiva della sede scolastica in base al punteggio rettificato”. “Questa pronuncia del tribunale”, spiegano i due legali, “è la prima in Abruzzo, in quanto con tale pronuncia si dà un ulteriore contributo al consolidamento del filone giurisprudenziale che riconosce un principio di uguaglianza e di parità di trattamento tra insegnamenti e insegnanti del settore privato e di quello statale”.