Tagliacozzo. Dopo circa tre mesi di silenzio, la sala consiliare del comune di Tagliacozzo vede nuovamente riunirsi del consiglio comunale. Dopo la caduta della giunta precedente, a seguito alla vicenda giudiziaria per l’affidamento di alcuni appalti pubblici, e il presidio del commissario prefettizio, questo pomeriggio il municipio della città ha visto sedere sui banchi della sala volti già noti e nuovi giovanti pronti a guidare una città che nell’ultimo anno ha animato cronache locali e nazionali. Sui banchi alla destra del sindaco, hanno trovato posto i membri della maggioranza e sulla sua sinistra i quattro consiglieri d’opposizione. A 13 giorni dalle elezioni amministrative, il neo primo cittadino, Vincenzo Giovagnorio, ha prestato il solenne giuramento sulla Costituzione Italiana e, in seguito, è stato investito con la fascia tricolore. Tuttavia, se dopo il “temporale” di questi mesi e una campagna elettorale calda, si auspicava un clima sereno e di collaborazione tra gli schieramenti, di primo impatto è stato lampante un netto contrasto dell’opposizione. Una prima “scaramuccia” si è verificata sulla nomina del presidente del consiglio comunale. Mentre da una parte, il sindaco Giovagnorio ha proposto la candidatura di Anna Mastroddi della sua lista Prospettiva Futura, l’opposizione ha immediatamente messo in campo una controproposta, con la nomination della giovane consigliera Romana Rubeo, della lista “TagliacozzoUnita”, sconfitta di pochi voti nelle recenti elezioni. A sostenere l’iniziativa è stato il capolista Vincenzo Montelisciani, con l’appoggio anche dell’altra fazione dell’opposizione che vede sui banchi dell’opposizione, Maurizio Di Marco Testa e Angelo Poggiogalle, de “Il Paese che vorrei”, rispettivamente sindaco e vice dell’amministrazione uscente. Con un netto vantaggio nelle votazioni in sala, la carica è stata conferita ad Anna Mastroddi. Nel suo intervento finale, il sindaco Giovagnorio ha ringraziato il sostegno ricevuto dai suoi cari nel periodo elettorale, senza nascondere l’emozione quando ha fatto riferimento all’educazione di valori impartita dal padre, l’avvocato Silvio Giovagnorio, scomparso recentemente. “Auspico un dialogo tra tutti i membri di questo consiglio, sia dalla maggioranza che dell’opposizione per il bene della nostra città che nell’ultimo anno ha animato cronache locali e nazionali”, ha affermato Giovagnorio, “l’Amplissimus Ducatus di un tempo tornerà ad essere Caput Marsorum, obiettivo che potremmo raggiungere realizzando una sinergia con i comuni limitrofi ed una collaborazione con l’ente regionale”. Nel chiudersi del consiglio, davanti a una sala gremita, dai banchi dell’opposizione sono emersi i primi contrasti, sulla scia degli ultimi episodi della campagna elettorale. “C’è stata una campagna elettorale di avvelenamento dei pozzi”, ha allegoricamente spiegato Maurizio Di Marco Testa, “l’avevo messo in conto, ma nell’ultimo comizio, il sindaco ha superato il limite. Non ci chiameremo minoranza, ma saremo fieri di essere opposizione, dura e intransigente”. Anche Montelisciani ha annunciato un’opposizione seria e rigorosa riferendosi anche ad ingiurie subite nella campagna. @RaffaeleCastiglioneMorelli