L’inquinamento acustico può assolutamente essere definito come uno dei mali dell’epoca contemporanea: una minaccia subdola e che non si vede, ma che può purtroppo causare dei danni molto importanti.
Le cifre presentate a questo riguardo da EEA, European Environment Agency, fanno riflettere, ma ancor prima di conoscerle è sufficiente porsi alcune semplici domande: quante ore della giornata ci ritroviamo esposti a fonti di rumore non trascurabili? Facciamo realmente tutto ciò che è possibile per evitarle? Ci capita mai di sentirci irritati dal rumore che abbiamo attorno?
Certamente l’inquinamento acustico è estremamente sottovalutato, e ciò non è dovuto soltanto a fattori culturali: i danni che esso può causare, infatti, non sono mai immediati, ma si manifestano solo dopo lunghissimo tempo, di conseguenza ricollegarli alla loro reale causa risulta molto difficile, perfino per gli stessi medici.
Per insonorizzare la propria casa bastano dei buoni infissi
L’inquinamento acustico può raggiungerci ovunque: nei nostri spostamenti urbani, nel luogo in cui lavoriamo, negli ambienti che frequentiamo, ma è evidente che il luogo a cui bisogna prestare più attenzione è la propria casa.
Se si afferma ciò è sia perché in casa, in genere, si trascorrono molte ore, e sia perché tra le mura domestiche si riposa, e la qualità del sonno è un tassello fondamentale della salute.
Ritenere che i rumori esterni possano solo essere sopportati è un grosso errore: in tantissimi casi, infatti, per rendere ben insonorizzata la propria casa è sufficiente installare degli infissi con buone capacità isolanti.
L’attenzione nei confronti di queste caratteristiche di tali articoli sta crescendo sempre di più, in rete si possono infatti trovare anche delle aziende specializzate, come finestreantirumore.it, e questo non può che essere un bene.
EEA: ogni anno l’inquinamento acustico causa 12.000 morti premature
Come si diceva, le cifre presentate da EEA non sono incoraggianti, e fanno riflettere su quanto questo problema sia impattante nell’intero continente europeo.
Il traffico veicolare esporrebbe a livelli di rumore significativi, ovvero superiori a 55 decibel, ben 113 milioni di persone, 22 milioni sarebbero invece gli europei esposti ad inquinamento acustico generato da traffico ferroviario, 4 milioni quelli esposti a rumore di aerei e un milione a rumore generato da attività industriali.
Ma che cosa causa tutto questo? Premesso che l’inquinamento acustico può generare tanti piccoli disturbi passeggeri, come mal di testa, difficoltà di concentrazione, irritabilità e altro ancora, esso può anche essere alla base di vere e proprie patologie.
Ogni anno, secondo EEA, in Europa 6,5 milioni di persone svilupperebbero dei disturbi cronici del sonno a causa dell’inquinamento acustico, 48.000 persone svilupperebbero delle cardiopatie e, il dato più spaventoso, 12.000 persone perderebbero la vita in modo prematuro.
Non bisogna inoltre dimenticare che l’esposizione all’inquinamento acustico può essere deleteria anche per i più piccoli: ogni anno infatti sarebbero 12.500 i bambini che, per tale causa, svilupperebbero delle compromissioni cognitive.
Vale assolutamente la pena, dunque, di prestare una maggiore attenzione a questa minaccia per la nostra salute, e di acquisire piena consapevolezza di quanto di negativo essa può comportare.