Avezzano. Sentenza storica al tribunale di Avezzano. Un lavoratore si era visto negare il diritto di poter ottenere prima la pensione. Nel 2023, qualche mese dopo la maturazione dei requisiti, il 63enne aveva presentato la domanda e l’Inps l’aveva rigettata sostenendo che, in base una propria circolare interna del 2018, era incompatibile con il diritto alla pensione.
Una decisione, secondo il patronato Inca Cgil, assolutamente arbitraria e contro cui, in comune accordo con l’avvocato giuslavorista
Luca Salciccia, ha presentato ricorso.
Come sostenuto dall’organizzazione sindacale e dall’avvocato Salciccia la circolare Inps secondo la quale il dipendente non poteva andare in pensione ha introdotto un requisito non contemplato nella legge vigente e che non presente neanche nelle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2018
Il requisito presente nella circolare dell’Inps che aveva bloccato la possibilità di accedere all’anticipo pensionistico per l’avezzanese era quindi illegittimo come anche lo stop imposto dall’Istituto nazionale di previdenza sociale.
Il tribunale di Avezzano dopo aver esaminato il caso e ascoltato le parti ha accolto totalmente il ricorso presentato dalla Cgil e ha ordina all’Inps di adottare gli atti e i comportamenti necessari per consentire l’accesso del 63enne all’anticipo pensionistico con decorrenza dalla presentazione della domanda. Inoltre gli sono stati riconosciuti anche tutti arretrati dal 2023 fino a oggi.
“Questa sentenza rappresenta un precedente importante”, ha dichiarato l’avvocato Salciccia, legale dell’Inca – Cgil di Avezzano, “non solo per il menzionato caso ma anche per tutti quei casi in cui l’Inps applica una propria circolare in contrasto con il dettato normativo”.