Canistro. Una specializzazione in Ortopedia e Traumatologia che ambisce a diventare un’eccellenza italiana, e con un fiore all’occhiello: la chirurgia mini-invasiva, che minimizza l’impatto estetico e accorcia i tempi di recupero. Il nuovo corso della casa di cura Ini, divisione di Canistro, è stato presentato al territorio di riferimento in un incontro informativo venerdì scorso, cui hanno partecipato numerosi operatori sanitari e medici di base, finalizzato a illustrare l’assetto futuro della clinica. Dal primo gennaio prossimo, come previsto dal decreto Lorenzin, la clinica diventerà mono-specialistica in Ortopedia e Traumatologia, con 30 posti letto accreditati dalla Regione Abruzzo. Una trasformazione che ha comportato un grande sforzo dal punto di vista organizzativo, logistico e terapeutico, e importanti investimenti.
Comunque la struttura continuerà a offrire prestazioni in regime privato in Urologia, Diagnostica per immagini (Risonanza magnetica e Tac), Laboratorio analisi, Medicina riabilitativa, Cardiologia, Fisiochinesiterapia, con prestazioni in regime di ricovero ordinario o diurno e in forma ambulatoriale, per un totale di 110 posti letto. Durante l’incontro, per Ini sono intervenuti il direttore amministrativo, Daniela Stati, il direttore sanitario, Antonella Tiberi, medici specialisti che operano nella clinica, come il neurochirurgo Umberto Agrillo, i chirurghi in ortopedia Carmine Latte, Damiano Rullo e Gianluca Falcone. “Ringrazio i medici del territorio che sono intervenuti e per i quali è importante conoscere nel dettaglio le tante novità che sono intervenute alla Ini di Canistro – ha spiegato la Stati – Tutto è pronto, infatti, per esordire il 1° gennaio come clinica mono-specialistica, con l’ambizione di affermarci come un’eccellenza in particolare negli interventi di protesica e sulla colonna vertebrale”.
Questo, secondo il direttore, “è reso possibile in particolare alla possibilità di avvalerci di grandissime professionalità, affiancati da staff di primissimo ordine”. A entrare nel merito della chirurgia mini-invasiva è stato poi il dottor Rullo. “In realtà oramai da tempo stiamo specializzandoci su interventi mini-invasivi, che hanno il vantaggio di minimizzare l’impatto estetico, e passi da giganti sono stati già compiuti nella chirurgia artroscopica, con cui oramai riusciamo a trattare importati lesioni della spalla, del ginocchio e della caviglia – ha spiegato – Con due piccoli taglietti riusciamo infatti a riparare la rottura di tendini e le lussazioni”. “Per quanto riguarda poi chirurgia protesica, stiamo dando importanza alla tecnica della ‘via anteriore’ per le protesi d’anca, che consente di salvaguardare i muscoli e minimizzare il dolore e le trasfusioni – ha aggiunto Rullo – Per l’anno prossimo un nuovo capitolo riguarderà la chirurgia rigenerativa”.
Il direttore sanitario Tiberi ha poi illustrato ai medici del territorio gli interventi di ristrutturazione effettuati in vista della mono-specialistica, sottolineando che “abbiamo ora sale operatorie completamente rinnovate e rese ancor più funzionali, e lo stesso vale per il posto letto di sub-intensiva e la nuovissima sala gessi”. “Per noi operatori sanitari di questo territorio – ha concluso il dottor Aldo Nazzicone – la clinica Ini di Canistro rappresenta un polo di eccellenza e un punto di riferimento, il potenziamento e le novità che ci sono state illustrate rappresentano una buona notizia per tutta il sistema sanitario marsicano e oltre”. Responsabile del reparto di Ortopedia e Traumatologia della Ini di Canistro, così come a Grottaferrata, sarà il professor Francesco Bove, componente del Consiglio superiore di sanità, che opera con il gruppo Ini da più di vent’anni e che, a causa di impegni improrogabili, non è potuto intervenire.