Il 2024 registra numerosi casi di influenza stagionali e virus respiratori. Al momento l’Abruzzo risulta essere la regione con incidenza maggiore in tutta Italia. Con la Farmacia Santa Caterina di Avezzano rispondiamo oggi alle domande più frequenti per fare un quadro sulla situazione attuale, per comprendere meglio questa patologia e saperne affrontare gli aspetti più critici.
L’influenza
L’influenza è una malattia respiratoria causata da virus a RNA appartenenti alla famiglia degli Ortomixoviridiae che infettano le vie aeree. Il contagio segue un andamento tipicamente stagionale: in Italia il picco si registra da dicembre a fine febbraio. L’incidenza è in aumento nelle fasce di età pediatriche, stabile negli adulti ed anziani.
Il quadro iniziale dell’influenza è caratterizzato dall’insorgenza rapida e improvvisa di sintomi respiratori e generali: febbre (superiore ai 38°C), tosse, mal di gola, dolori ossei e muscolari diffusi, spossatezza e malessere generale. Una delle peculiarità dei ceppi virali che causano l’influenza stagionale è la grande capacità di mutare assumendo ogni anno caratteristiche leggermente diverse.
Come si trasmette?
L’influenza si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva e di muco emesse con starnuti, colpi di tosse o parlando a distanza molto ravvicinata con un’altra persona: quando i virus raggiungono le mucose delle vie respiratorie provocano l’infezione. I virus influenzali sono in grado di sopravvivere temporaneamente al di fuori del corpo, quindi la trasmissione può avvenire anche indirettamente da mani, oggetti e superfici. Per questo motivo, l’influenza si diffonde più facilmente tra familiari, compagni di scuola o colleghi e nei luoghi chiusi e affollati.
Periodo di contagiosità
Le persone che contraggono il virus dell’influenza iniziano ad essere contagiose prima dell’esordio sintomi. In particolare, il periodo di contagiosità si estende a partire da 36-48 ore prima fino a circa 3-7 giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini piccoli, le persone gravemente malate e coloro che hanno un sistema immunitario indebolito possono infettare gli altri per periodi più lunghi. Anche gli individui asintomatici possono trasmettere l’influenza.
Periodo d’incubazione
Il periodo d’incubazione dell’influenza (il tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici) è abbastanza breve, circa 1-2 giorni. Nonostante ogni anno i virus dell’influenza cambino le proprie caratteristiche antigeniche, i sintomi restano più o meno sempre gli stessi.
L’influenza è caratterizzata dalla presenza di:
- Febbre elevata ad esordio brusco (38-40°C, dura almeno 3-4 giorni);
- Brividi di freddo accompagnati da sudorazione e mal di testa;
- Dolori ossei e muscolari diffusi in tutto il corpo (“ossa rotte”);
- Debolezza fisica;
- Sonnolenza;
- Naso che cola;
- Mal di gola;
- Starnuti;
- Tosse secca
- Dolori al petto durante la respirazione
- In qualche caso, possono manifestarsi congiuntivite, sintomi gastrointestinali, tra cui riduzione dell’appetito, nausea, vomito, diarrea e crampi addominali
Come si cura?
La prima regola è starsene a casa a riposo per 3-4 giorni sia per evitare di contagiare altre persone, sia per favorire il recupero. É importante poi bere molto per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi attraverso la sudorazione e fare pasti leggeri, ma nutrienti, preferendo frutta e verdura che sono ricchi di vitamine e sostanze che aiutano l’efficienza del nostro sistema immunitario.
Per contrastare l’influenza sono sufficienti farmaci di automedicazione tra cui antipiretici, antinfiammatori e analgesici, assunti però in modo corretto e responsabile, a seconda dei sintomi specifici e nelle dosi indicate dal proprio medico curante.
Gli antipiretici, come il paracetamolo e l’acido acetilsalicilico, sono indicati in caso di febbre e dolore. Attenzione però: la febbre è la risposta dell’organismo all’infezione e per questo l’antipiretico andrebbe preso per abbassare la febbre quando è superiore ai 38°. Il paracetamolo può essere assunto in qualsiasi momento, indipendentemente dai pasti, mentre l’aspirina a stomaco pieno.
In caso di influenza con febbre sotto i 38° i farmaci più indicati sono antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’acido acetilsalicilico, l’ibuprofene o il ketoprofene, efficaci nel ridurre i sintomi di raffreddore, dolore muscolare, mal di testa, poiché spengono l’infiammazione causata dall’infezione virale. In questo caso si devono assumere a stomaco pieno per evitare effetti collaterali a livello gastrointestinale e renale.
Oltre ai farmaci sopra citati, a seconda dei sintomi specifici, possono essere utili:
- antistaminici in caso di gocciolamento nasale, starnuti, congiuntivite;
- vasocostrittori che sono contenuti negli spray nasali, contro il naso chiuso;
- collutori o pastiglie contro il mal di gola;
- sedativi e fluidificanti contro la tosse
Gli antibiotici, invece, non sono indicati come primo approccio ma vanno utilizzati solo dopo aver effettuato una visita medica, se i sintomi dell’influenza non passano con i farmaci di automedicazione e se, dopo un’apparente guarigione, si manifesta un ritorno di febbre e tosse produttiva.