Celano. La torta della politica celanese si frammenta in più parti tra vecchi gruppi e nuovi movimenti. A tre mesi dalle elezioni che ridaranno un sindaco a Celano dopo l’uscita di scena del primo cittadino, onorevole Filippo Piccone, dietro le passeggiate su piazza IV novembre e i periodici attacchi tra l’ex maggioranza e l’ex opposizione sui media, si fanno i conti, si stringono accordi e soprattutto si cercano alleanze valide per riuscire a conquistare lo scranno. Il teatro elettorale, quindi, è ormai aperto e sulla scena hanno iniziato ad alternarsi i vari esponenti che sembrano aver dimenticato a casa la tessera di partito. Ad aprire la campagna pre-elettorale è stato il Pd che è salito sulla scena con il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, affiancato dal presidente del consiglio, Giuseppe Di Pangrazio, dal segretario di circolo, Antonello Di Stefano e dalla candidata alla carica di consigliere regionale, Annamaria Bacchetta. Si è parlato del futuro di Celano, di quello che servirebbe per la città e di quello che doveva essere stato fatto e non lo è stato. Saletta dell’auditorium gremita, battiti di mano, ma: chi sarà il capolista? Neanche una parola su quella che ormai sembra una domanda da un milione di dollari per i celanesi. Di Stefano è in poll position, ma la sua candidatura ancora non è certa. Bisogna fare i conti con gli alleati, che non proverrebbero solo dal centrosinistra a quanto pare, con i dissapori interni al circolo ancora da risolvere, e poi con le varie correnti che vedrebbero bene con la fascia tricolore anche una donna. Se il dialogo interno prosegue quello con il segretario provinciale della Uilm-Uil, Michele Paliani, è ormai rotto. Dopo aver fatto da guida a Matteo Salvini durante il suo tour marsicano Paliani, a capo di un movimento che punta tutto su lavoro, sicurezza e opere pubbliche, ha rotto ogni tipo di trattativa con il centrosinistra e si prepara a correre solo, almeno per ora. Una presentazione in pompa magna ha annunciato l’arrivo in città di “Una città da amare” che ha come regista l’ex sindaco Piccone, ma anche il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il presidente del consiglio, Filippo Santilli, e tutto il l’entourage della vecchia maggioranza. Pienone all’auditorium, presentazione del nuovo simbolo, e poi quadro di quello che è stato e quello che sarà. Ma il candidato sindaco? Anche qui nessuno parla. Si è ipotizzata una ascesa di Del Corvo, molto quotato, ma ci potrebbero essere anche delle novità come l’arrivo di una new entry, magari pescata tra i liberi professionisti celanesi, o di un ex amministratore con alle spalle qualche anno di esperienza. Anche se l’ex vice Vittoriano Frigioni era presente alla convention picconiana ieri ha presieduto come leader di Forza Italia a Celano un incontro dove a sorpresa è arrivata la telefonata di Silvio Berlusconi, applaudito per 10 minuti dai presenti. La benedizione dell’ex presidente del Consiglio non ha però rivelato molto sul futuro della compagine di centrodestra che, nonostante i dissapori passati, alla fine si ricompatterà per “amore di Celano” con il Nuovo centrodestra per tornare tutti insieme a lottare per lo scranno comunale come ai vecchi tempi. Anche qui, non senza sorprese e alleanze che vanno oltre i partiti di provenienza. Spopola sul web la campagna mediatica in stile Alfio Marchini, un pò americana e un pò popolare, di “Io amo Celano”. Il cuore diventato ormai un leit motiv delle vittorie calcistiche è comparso sulle mani dei celanesi della porta accanto, come a rimarcare il messaggio che questa compagine è vicina alla gente, lontana dalla politica di palazzo e dalla parte dei problemi e delle esigenze dei cittadini comuni. Iniziativa avanguardistica nella Marsica con Ermanno Bonaldi, Franco Paolini e Graziano Fellini in prima linea, ma anche qui il leader dov’è? Qualcuno ipotizza che il manovratore sia un ex politico che anche in passato non ha fatto un mistero del suo desiderio di candidarsi a sindaco della sua città. Ma per ora nessuno parla. Sembrerebbe un quadro completo, centrodestra che tenta di ricompattarsi da un lato, centrosinistra che dialoga con le varie forze politiche dall’altro, ma non è così. Ci sono infatti una serie di movimenti, gruppi politici e forze, come il Movimento 5 Stelle che negli ultimi mesi si è distinto per l’analisi attenta dell’operato dell’ex amministrazione comunale, che per ora sono dei corridori solitari che però, a conti fatti, non possono essere sottovalutati perchè con la loro rete fitta di agganci, parentele e conoscenze faranno sicuramente la differenza. (e.b.)