Avezzano. Non si placano le polemiche attorno alla vicenda degli infermieri imboscati presenti all’interno degli ospedali della Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila. Gli infermieri non ci stanno a passare per una categoria di lavativi contestano la presenza di questa tipologia di operatori che sarebbero secondo indiscrezioni ben 254 casi. Sul caso interviene la federazione provinciale dei collegi Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia (Ipasvi) che rivendica la professionalità di tutti i dipendenti dell’azienda sanitaria e sostengono una realtà diversa. Il collegio, attraverso la sua presidente Santina Calisse, in merito alla situazione che mostrerebbe infermieri “imboscati” negli uffici amministrativi, smentisce smentisce questo fenomeno: “Non stiamo giocando al lotto e la nostra categoria non ha mai agito contrariamente a quelle che sono le regole aziendali. Se c’è qualche caso di collega che svolge la propria attività in ambito non sanitario, ci devono dire dov’è e da quanto tempo ricopre questa posizione e con quale prescrizione. Mi farò carico nei prossimi giorni di chiedere direttamente ai vertici aziendali della Asl di essere più precisi possibili sui numeri e sulle posizioni ricoperte da questi fantomatici “imboscati”. Posso assicurarvi”, conclude, “che l’infermiere è una figura che negli ultimi anni è cresciuta molto ed ha acquisito professionalità e competenze tali da non poter essere considerato come una persona poco produttiva. Tutto ciò a tutela del Collegio che mi pregio di rappresentare da ormai cinque anni”.