Capistrello. Gli inquirenti hanno ascoltato durante i blitz in Comune alcuni dipendenti e sequestrato una ventina di delibere comunali. Le indagini della polizia giudiziaria che ha portato a indagare il sindaco Antonino Lusi, e la sua giunta di cinque assessori si baserebbe anche su una delibera risalente allo scorso mese di novembre, un provvedimento per l’affidamento di servizi sociali. Dopo l’approvazione della delibera, infatti, sarebbe stata pubblicata dagli uffici sull’albo pretorio online soltanto una bozza, difforme dall’originale e priva del capitolo di spesa. Dopo tre giorni, però, la delibera sbagliata sarebbe stata sostituita con una rettifica, e sarebbe stata inserita quella giusta, cioè quella originale e completa. Sulla vicenda interviene di nuovo il primo cittadino. “Le indagini”, afferma, sono iniziate da diversi mesi, dopo i preannunciati esposti e denunce della minoranza consiliare che, invece di lavorare per il bene comune, sembrano avere come unico obiettivo quello di bloccare l’attività amministrativa di risanamento e intimorire i preposti agli uffici. Nel rispetto assoluto delle funzioni di garanzia della legalità attribuite alla Magistratura inquirente”, continua Lusi, “confidiamo di essere posti, quanto prima, nella condizione di conoscere quali siano le delibere in questione e la sostanza delle accuse e auspichiamo che il controllo di legalità degli atti compiuti sia svolto il più rapidamente possibile, nell’interesse non solo degli indagati e delle loro famiglie ma, soprattutto, della comunità locale che, oggi più che mai, ha bisogno di certezze sulle persone chiamate ad amministrare il Comune in una fase tanto difficile e delicata per tutti. Abbiamo sempre operato secondo le norme”, sostiene il sindaco, ” e abbiamo anche assicurato completa collaborazione agli organi inquirenti per fare chiarezza sulla vicenda, mostrando totale fiducia nelle attività di indagine. Ogni documento è stato messo con tempestività a disposizione degli agenti. A ogni richiesta è stato dato doveroso e immediato riscontro con la massima trasparenza. Con lo stesso spirito di collaborazione, gli amministratori si mettono a disposizione per essere ascoltati dagli inquirenti in qualunque momento e su qualunque argomento ritenuto utile o necessario a chiarire il proprio operato. Nonostante l’azione delle continue denunce ed esposti”, spiegano il sindaco e gli assessori in una nota, “arrechi gravi difficoltà alla normale attività, gli amministratori continuano a realizzare il programma nell’esclusivo interesse pubblico. L’opera di risanamento, anche al fine di eliminare i diversi milioni di debito accumulati, deve andare avanti per evitare un ulteriore tracollo finanziario dell’ente. Alle opere pubbliche compiute (scuola S. Barbara, scuola materna Firenze, Villa Comunale, marciapiedi e viabilità, ecc.) seguirà il completamento degli interventi in corso (nuovo campo sportivo, via della Fonte a Pescocanale, edificio scolastico di Corcumello, loculi di Capistrello, ecc.). La Comunità locale non ha bisogno di scontri laceranti né di un confronto politico avvelenato. Va comunque evitato il rischio di un degrado civile, di cui non si ha certo bisogno, delegando alle aule di tribunale il momento e il luogo del confronto costruttivo tra quanti hanno a cuore l’interesse del Paese. L’Amministrazione”, conclude Lusi che, insieme alla giunta è difeso dagli avvocati Roberto Verdecchia e Giancarlo Paris, “intende continuare a lavorare per il bene pubblico con serenità e serietà, come in questi due anni, convinta che si possa dare un migliore futuro a tutti attraverso la buona gestione. I cittadini, pertanto, possono essere certi che sugli sviluppi delle indagini saranno subito informati dagli amministratori, i quali continueranno serenamente a svolgere le loro funzioni”.