Avezzano. Dopo il sopralluogo a Palazzo Torlonia per perfezionare le procedure di trasferimento del comando della polizia locale e per avviare un accordo del Comune con Regione e Soprintendenza, interviene il consiglio di Stato secondo cui non è vero che la struttura è in abbandono e che le “stanze affrescate e più pregiate, sono ad oggi adibite ad usi impropri”. Per esempio, su una porta è stata apposta l’indicazione di “Archivio di Stato” mentre all’interno è stato trovato materiale per il caffè e altre bevande.
“Le stanze come la Sala del principe”, chiarisce invece Martorano Di Cesare, funzionario dell’Archivio di Stato, “non è adibita ad altro ma, in modo condiviso, a sala studio, per le visite guidate e messa a disposizione di storici o studiosi. E’ stata data invece una immagine negativa della nostra presenza a Palazzo Torlonia (Vedi gallery). Il personale dell’Archivio di Stato”, spiega Di Cesare, “fa anche da guida agli storici interessati e agli studenti, oltre a svolgere compiti istituzionali. Nelle stanze affrescate e pregiate non c’è nessun uso improprio perché le facciamo fruire a tutti i visitatori in nostra presenza e soprattutto agli studenti. Il caffè e la fotocopiatrice si trova in una stanza di alcun valore. Al contrario, a volte proprio noi facciamo delle mostre documentarie valorizzando documenti e ambienti che le ospitano. Siamo in affitto in due stanze con l’uso della sala del principe che tuteliamo e valorizziamo, questo è tutto”.
Sulla vicenda del trasferimento dei vigili Di Cesare è invece contrario. “Non significa”, spiega, “che il presidio dei vigili debba prendere metà palazzo inibendo un bene culturale alla città di Avezzano ai turisti e alla cultura in generale. Se si vuole presidiare un palazzo basterebbero due stanze. Invece vogliono trasferire tutti i vigili, inibendo un patrimonio pubblico. Spero che i colleghi della Sovrintendenza ragionino su questo punto affinché il palazzo sia destinato a un uso culturale e a una fruizione pubblico e non a stanze che dovranno anche essere messe in sicurezza con porte blindate, trattandosi di un corpo di polizia”.