Avezzano. Il Terzo settore sociale ed economico di Avezzano (volontariato, cooperazione, servizio di sostegno alle persone, impresa sociale, etc.) ha incontrato il candidato sindaco Gianni Di Pangrazio per confrontarsi con lui sulle idee, le proposte e i progetti che un’amministrazione comunale non può e non deve ignorare se veramente ha a cuore la vita della gente e i diritti della cittadinanza. Lo ha reso noto il consigliere regionale Gino Milano che ha promosso l’incontro. A guidare il confronto, svoltosi nella sala Riunioni del Municipio di Avezzano, il dott. Gianni Pappalepore, cittadino da sempre impegnato nella società civile e per molti anni presidente del Centro per i servizi di volontariato di L’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel Di Sangro.
Dall’incontro tra mondo politico e associativo è emerso il rilievo della funzione primaria di un settore della vita civica, quale è il volontariato, cui spesso spetta l’onere di adempiere a compiti che l’Ente pubblico è impossibilitato a svolgere, specie in un tempo come quello attuale in cui la crisi economica colpisce duramente lo stato sociale e porta a tagliare anche interventi di sostegno e di aiuto ai più deboli e agli emarginati della società.
Parlare oggi di Terzo settore comporta il doversi confrontare con lo svolgimento di attività concrete di assistenza, di promozione della cultura, di tutela dell’ambiente, di sviluppo e di potenziamento dei servizi e del territorio: un insieme ampio e variegato di funzioni che non può essere assente nell’articolazione delle attività amministrative.
“Nel programma amministrativo che ho presentato – ha affermato Di Pangrazio – l’attenzione alle attività sociali e alla solidarietà cittadina è fortemente rimarcata. Faccio tesoro delle proposte autentiche e nuove che sento affermare in questa sede e riassunte nel documento (sempre aperto a futuri contributi) che Gianni Pappalepore e Gino Milano hanno voluto illustrare”.
“Il volontariato non si inventa nel corso di una campagna elettorale: o sta già nel cuore di una persona o diventa fuori posto e strumentale. Voi, con le vostre associazioni, conoscete l’attenzione e la sensibilità che ho sempre avuto per le iniziative, le attività, i valori dell’impresa sociale e della solidarietà”.
Si, non ci si improvvisa fautori di volontariato in una competizione elettorale se non lo si è vissuto in precedenza.
Gianni Di Pangrazio ha saputo cogliere quest’aspetto fondamentale perché ha già in passato assolto all’impegno di avvicinare amministrazione pubblica e soggetti della solidarietà civile, in un modello di azione sinergica tra le Associazioni e la Politica.
Nel documento presentato, interessanti sono i richiami all’istituzione di un Tavolo permanente e di programmazione sociale che permetta di dare continuità ai progetti e di valorizzare i fondi di solidarietà; alla realizzazione (sempre sbandierata e mai concretizzata) di una Casa del Volontariato ad Avezzano; all’istituzionalizzazione del rapporto associazioni/amministrazione con la formazione di un Albo comunale del Volontariato; alla partecipazione delle organizzazioni del Terzo settore nella fase di approvazione del bilancio comunale; alla nascita e allo sviluppo di una Fondazione di comunità, di valenza avezzanese e di coinvolgimento dei centri di tutta la Marsica.
Un modello di azione comune che punti dunque a rimettere l’uomo – ed in particolare l’uomo che è maggiormente in difficoltà – al centro della politica e della società; una spinta a mobilitare le coscienze e le virtù civiche contro l’impoverirsi delle risorse economiche a cui rischiano di soccombere le autonomie comunali se non avranno abbastanza fantasia da reagire. Si è trattato di un incontro a margine della campagna elettorale; ma forse, è stato un incontro che ha richiamato tutti a quanto di più importante può rifondare una comunità cittadina: la coesione sociale e la solidarietà.