Avezzano. La Uil Pensionati di Avezzano e l’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) “hanno erogato assistenza a centinaia di nostri associati, comprese le persone disabili e fragili, aiutandoli a manifestare il loro interesse riguardo la campagna di vaccinazione Covid-19 tramite l’inserimento dei dati anagrafici sulla piattaforma online dedicata e messa a disposizione dalla Regione Abruzzo”. Ora chiedono al direttore generale dell’Asl 1, Roberto Testa, e al sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, “di conoscere il percorso scelto dalla Asl al fine di garantire la vaccinazione a tutte le persone anziane e nella maggior parte dei casi, vista l’età, portatori di patologie croniche e con gravi disabilità, che hanno manifestato l’intenzione di vaccinarsi”.
“Moltissime persone anziane” spiegano la Uil Pensionati e l’Ada “non hanno la possibilità di utilizzare il computer o lo smartphone per scaricare informative o modelli vari da compilare per sottoporsi alla vaccinazione (cosa invece espletata da chi è stato sottoposto a vaccinazioni in precedenza). Inoltre è necessario garantire a tutte le persone anziane dei percorsi snelli e pratici che evitino loro problemi, sia per raggiungere i luoghi previsti per la somministrazione del vaccino, sia per avere la corretta assistenza sanitaria dopo la vaccinazione in caso di eventuali effetti collaterali, o sapere se è previsto un servizio di “vaccinazione a domicilio” in caso di impossibilità a recarsi al punto di vaccinazione”.
“In questo periodo abbiamo potuto riscontrare che tantissime persone anziane hanno manifestato la loro volontà nel vaccinarsi al più presto, al fine di poter tornare a poter vivere con i loro cari e soprattutto a vivere con più serenità, allontanando l’incubo di un possibile contagio, ma nello stesso tempo chiedono di sapere le date certe per l’inizio della vaccinazione anti-Covid, i luoghi dove sarà effettuata, l’ordine di chiamata e come dovranno comportarsi le persone che hanno grosse e gravi disabilità, nonché avere garanzie circa una accurata e dovuta assistenza sanitaria dopo aver effettuato le dosi del vaccino previste”.
Per questi motivi, la Uil Pensionati e l’Ada di Avezzano chiedono “un incontro sulle questioni esposte, al fine di poter dare risposte certe ai nostri associati e a tutti i cittadini che rappresentiamo”.