Avezzano. Scatta l’accusa di omicidio colposo per il camionista che lunedì era alla guida del mezzo che ha travolto e ucciso Mirko Barbarossa mentre lavorava in un cantiere sull’A24. Il giovane di Manoppello era dipendente della Parchi global service e stava lavorando con due colleghi per rimuovere i birilli utilizzati per un cantiere quando è sopraggiunto il camion e lo ha investito. I due operai che erano con il 31enne hanno già fornito la loro versione agli agenti della Polstrada di Carsoli coordinati dal comandante, Paolo Prosperi. Intanto è attesa per questa mattina alle 9 all’ospedale San Salvatore l’autopsia sul corpo del giovane operaio di Manoppello. Grazie a una rogatoria della Procura della Repubblica di Rieti, competente territorialmente, le procedure sono state trasferite agli uffici dell’Aquila che hanno già nominato un consulente per eseguire gli accertamenti sulla salma. Il camion guidato dal casertano, che viaggiava vuoto verso la capitale, e quello della società controllata del gruppo Toto, sono stati posti sotto sequestro. Secondo una ricostruzione Barbarossa stava rimuovendo i delimitatori del traffico quando il camion è sopraggiunto e lo ha travolto. Inizialmente il giovane rispondeva alle domande dei suoi colleghi, ma poi quando è arrivata l’ambulanza ci si è resi conto che la situazione stava peggiorando. Sul posto è giunto anche l’elisoccorso che ha trasferito l’operaio all’ospedale dell’Aquila dove poi è morto poco dopo.