Avezzano. Era accusato in qualità di responsabile tecnico del comune di Luco dei Marsi di omissioni sulla manutenzione stradale dopo un incidente stradale mortale avvenuto in una strada del Fucino. È stato però assolto da tutte le accuse perché, da quanto emerso durante il processo, quella strada non era mai divenuta di competenza del comune di Luco dei Marsi.
L’incidente, risalente al 2014, portò alla morte di un uomo di 81 anni, Fortunato Onofri, di Goia dei Marsi. La sua auto era sprofondata in un canale dopo uno scontro con un’altra macchina. L’incidente avvenne lungo Strada 40, che collega Avezzano a Luco dei Marsi. Insieme a Onofri viaggiavano due donne, la moglie e la nipote, salvate grazie all’intervento di un operaio che, insieme ad altre quattro persone, le aveva estratte dall’auto.
Il responsabile tecnico Antonio Guercioni finì sotto accusa per omicidio colposo per non aver apposto le barriere di protezione laterali e la giusta segnaletica all’incrocio di Strada 40 e Strada 46 del Fucino.
Durante il processo è emersa la disputa sul mantenimento delle strade fucensi, tra Regione, Provincia dell’Aquila e Comuni. La difesa, rappresentata dall’avvocato Paolo Palma, è riuscita a dimostrare che il decreto del presidente della Provincia, con il quale sono state classificate nel 2012 tutte le strade del Fucino come strade comunali, non ha trovato legittimità.
Secondo quanto emerso nel dibattimento, la Provincia avrebbe dovuto trasferire le strade al comune, non limitarsi a una loro mera classificazione, con apposito verbale di trasferimento. Dopo il trasferimento i comuni avrebbero dovuto ricevere somme per la manutenzione. Tutto ciò non è stato fatto. Per tale motivo c’è stata l’assoluzione di Guercioni con formula piena.