Aielli. L’assessore regionale con delega alle aree interne Guido Quintino Liris interviene sull’incidente che ha portato giovedì pomeriggio alla morte di Sara Sforza, a soli 23 anni. Alla guida dell’altra auto uno straniero ubriaco e sotto effetto di cocaina che non è stato arresto.
“Colui che ha procurato il danno e la morte di Sara”, afferma Liris, “non deve essere fermato e incarcerato perché marocchino e straniero, ma semplicemente perché è colpevole. Ha procurato la morte di una giovane vita, risultando positivo al test di alcol e droga con valori di gran lunga superiori ai limiti di legge, con l’aggravante di essere un pregiudicato ma tuttora a piede libero.
In queste ore è stata lanciata la petizione ‘Giustizia per Sara’ che ha già raccolto migliaia di firme da inviare al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. I cittadini sono stanchi di dover assistere al dramma di vite spezzate spesso per il mancato rispetto del codice della strada e della legge, mentre un’altra famiglia è distrutta da un terribile dolore. Siamo al fianco di queste persone e chi sbaglia deve pagare”.
E in riferimento alle polemiche per cui in un analogo caso a Roma, il giovane responsabile della morte di due giovani è ai domiciliari, l’assessore Liris aggiunge “Massimo rispetto per il lavoro della magistratura e della Procura di Avezzano, che non ha ritenuto ci fossero gli estremi per l’arresto, siamo, tuttavia, di fronte ad un caso di un pregiudicato con precedenti per droga, colpito da decreto di espulsione, che non può e non deve passare inosservato. La certezza del diritto è un valore irrinunciabile per tutti i cittadini”.