Avezzano. Stava eseguendo dei lavori di assemblaggio meccanico in vista della sulla nuova linea produttiva della cartiera. Sarebbe morto così, Marco Di Donato, 43 anni, operaio della Cartiera Burgo di Avezzano. Sul caso intervengono i sindacati secondo cui “non si può morire di lavoro”. “È impensabile che nel 2018 si possa ancora morire di lavoro”: è il commento dei sindacalisti Leo Malandra (Fistel Cisl Abruzzo Molise) e Lucio Petrongolo (Cisl Abruzzo Molise) alla notizia dell’incidente mortale che ha coinvolto un giovane operaio nella Cartiera Burgo di Avezzano, Di Donato, che dopo anni di cassa integrazione si sta preparando alla ripartenza della produzione.
La Cisl e la Fistel Cisl Abruzzo Molise, esprimono tutta la loro vicinanza e il cordoglio alla famiglia del lavoratore chiedendo alle autorità di fare piena luce sulla tragica vicenda. “È una triste giornata per il mondo del lavoro abruzzese. Purtroppo ieri sera Marco nell’eseguire dei lavori di assemblaggio meccanico sulla nuova linea produttiva ha perso ingiustamente la vita. La salute ed il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sono cruciali per la vita delle persone e centrale per l’azione sindacale”, – continuano i segretari Malandra e Petrongolo -. “In questa vicenda c’è bisogno di aprire una riflessione su cosa non sta funzionando. Non possiamo permetterci di lasciare sul campo altre vite, mariti e padri, che perdono la loro vita o subiscono gravi lesioni per portare a casa una retribuzione che permetta alle loro famiglie di vivere una vita dignitosa. La mortalità e gli infortuni sui luoghi di lavoro sono un’emergenza in Abruzzo e in Italia, – dichiarano i Segretari della Cisl e Fistel Cisl. “C’è bisogno di una piena attuazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro per favorire una vera e propria cultura di prevenzione, investimenti e formazione sulla sicurezza che metta al centro la persona. Anche le Istituzioni, insieme alle imprese, devono assumersi le proprie responsabilità per il ruolo di vigilanza, di controllo, di prevenzione”, – ha concluso Malandra e Petrongolo.
Il sostituto procuratore, Lara Seccacini, titolare dell’inchiesta, ha disposto per questa mattina l’autopsia sulla salma dell’operaio che sarà eseguita nei prossimi giorni. La famiglia della vittima è assistita dagli avvocati Franco Colucci e Dorangela Di Stefano.