Avezzano. Si allunga l’elenco delle persone iscritte nel registro degli indagati per la vicenda riguardante i fondi per la costruzione del nuovo municipio di Avezzano. Un avviso di garanzia è scattato per il tecnico del Comune, Massimo De Santis, dirigente del settimo settore Pianificazione e sviluppo del territorio Sviluppo economico. Sarà ascoltato martedì dai magistrati. L’architetto è stato già ascoltato venerdì dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato ma solo come persona informata sui fatti. Le sue risposte hanno però convinto il pm a formalizzare l’accusa di truffa perché “il dirigente del procedimento unico ha omesso di consegnare nella sua interezza le documentazioni inerenti il contratto di quartiere II, con evidente ostacolo per tutti gli accertamenti”. L’architetto De Santis ha firmato nel 2006 la determina dirigenziale con la quale è stato approvato il progetto esecutivo. Secondo la Procura, “agendo quale dirigente tecnico del settore urbanistica del Comune e come Rup, cooperava volontariamente con condotte e omissioni alla consumazione di tutte le fasi della truffa”. L’inchiesta vede coinvolti anche degli imprenditori tra cui Gianfranco Mascitti, il fratello Goffredo, e l’ingegner Paolo Santoro. Un avviso di garanzia è stato consegnato alla Irim srl, la società di dieci imprese che sta realizzando l’opera in via Aldo Moro. Secondo l’accusa, i costi per la realizzazione del nuovo municipio in via Aldo Moro sfiorano i 10 milioni, il doppio rispetto all’iniziale appalto. L’ipotesi di reato potrebbe essere quella di truffa ai danni del Comune. Nell’indagine è coinvolto anche l’ex assessore della giunta Floris, Vincenzo Ridolfi. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Roberto Verdecchia, Franco Colucci, Crescenzo Presutti, Vittoriano Frigioni, Domenicantonio Angeloni, Attilio Cecchini e Mario Petrella.