Avezzano. Il pubblico ministero Roberto Savelli, “rilevato che sono emersi profili di criticità in ordine alle sotto indicate procedure espletate presso il Comune di Tagliacozzo e ritenuta la necessità di acquisire al procedimento gli atti relativi alla gara per la progettazione del campus scolastico in zona ex stadio “Leo Attili” di Tagliacozzo, ha ordinato ai competenti uffici del Comune di Tagliacozzo di provvedere alla consegna all’autorità giudiziaria di copia degli atti indicati in motivazione”.
L’operazione di acquisizione è stata eseguita prima di Natale in Comune dagli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri dell’Aquila alla presenza del maggiore Edoardo Commandè, che ha già svolto le operazioni riguardanti Capistrello e quelle sulla precedente amministrazione di Tagliacozzo. Il procedimento è il numero 144 del 2018, lo stesso che riguarda le indagini al Comune di Celano dove sono in corso accertamenti per presunte anomalie nella gestione di incarichi e appalti.
Il documento che Il Centro ha deciso di pubblicare nell’edizione odierna (come si vede nello stralcio), conferma l’esistenza dell’indagine a Tagliacozzo alla luce delle polemiche dei giorni scorsi e di quelle sollevate nel corso del recente consiglio comunale a seguito di una interrogazione di delucidazione da parte dell’opposizione. Il sindaco Vincenzo Giovagnorio, dopo aver parlato al riguardo di “fake news” e di giornalisti “collusi”, è infatti tornato a smentire l’esistenza di un’inchiesta anche durante l’assise pubblica.
Dopo il duro attacco del sindaco tramite un messaggio WhatsApp inviato a tutti i colleghi del territorio contro la giornalista di Giorgia D’Ascanio accusata di aver fatto replicare l’opposizione a un’intervista al primo cittadino;
dopo la conseguente decisione del Comune di Tagliacozzo di non inviare più comunicati stampa a MarsicaLive;
dopo l’accusa a MarsicaLive di aver pubblicato una notizia non veritiera riguardo appunto all’esistenza dell’inchiesta;
dopo l’intervento dell’Ordine dei giornalisti che ha richiamato alla libertà di informazione;
dopo una nota ufficiale del sindacato giornalisti che ha respinto “ogni tipo di accusa e di calunnia”;
ora arriva la pubblicazione del documento della Procura firmato dal sostituto procuratore Savelli il 10 ottobre, prima del trasferimento a Civitavecchia, e poi ereditato dal procuratore Andrea Padalino.