Avezzano. Era stato arrestato alla fine di maggio e dopo quasi tre mesi e mezzo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano lo ha scarcerato. Si tratta del medico psichiatra di Avezzano Angelo Gallese, uno dei principali indagati nell’ambito dell’inchiesta delle Fiamme gialle sui falsi certificati. Dopo un periodo di circa dieci giorni nel carcere di Pescara e poi di domiciliari con braccialetto elettronico, è tornato in libertà ma con l’obbligo di dimora nella città di Avezzano.
I domiciliari erano stati concessi dal tribunale del Riesame dell’Aquila, collegio presieduto dal giudice Romano Gargarella. Stavolta a revocare i domiciliari, sempre su istanza della difesa, è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia.
Gallese è indagato insieme ad altre diciassette persone a vario titolo per reati che vanno dalla frode assicurativa alla truffa ai danni dello Stato, dalla corruzione al falso. Le ordinanze del gip sono state dieci, di cui tre in carcere, tra cui quella riguardante il medico psichiatra 61enne, dirigente Asl e responsabile del Centro di salute mentale di Avezzano.
Secondo le indagini il Cim della Asl era stato trasformato in una sorta di “emporio” di certificati medici falsi, con il dirigente che dietro pagamento di somme di denaro dispensava documenti utili ad avanzare domande risarcitorie all’esito di incidenti stradali, istanze di congedo per malattia al proprio datore di lavoro, domande di invalidità e persino richieste di autorizzazioni o permessi per superare misure cautelari pendenti.
Nei giorni scorsi la procura di Avezzano ha chiuso le indagini sull’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Roberto Savelli. Le difese avranno 20 giorni di tempo per chiedere l’interrogatorio degli indagati e produrre prove a discarico.