Avezzano. si è tenuto ieri mattina al tribunale di Avezzano l’incidente probatorio per la testimonianza dell’imprenditore Sergio Giancaterino, coinvolto nell’inchiesta “Master list” che vede sotto accusa sette persone per presunti appalti illeciti pubblici nella Marsica. E’ stata acquisita una prima parte di deposizione dell’imprenditore di Penne, ascoltato già in più occasioni dagli inquirenti per il presunto giro di mazzette. Le difese hanno avanzato delle eccezioni sull’ammissibilità dell’incidente probatorio.
Il pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato, si è opposto e il giudice per le indagini preliminari, Maria Proia, ha rigettato tutte le istanze. Giancaterino, difeso dall’avvocato Antonio Pascale, durante la deposizione ha chiamando in causa più volte l’indagato Antonio Ruggeri, 68 anni di Avezzano, l’uomo che vantava importanti conoscenze in Vaticano e rappresentava secondo l’accusa il collante fra i politici. Ruggeri si trova ancora agli arresti domiciliari e per lui è stato fissato un rito abbreviato separato.
Per tale motivo, in assenza di contraddittorio, è stato necessario sospendere e aggiornare l’udienza al 26 giugno. In quella data ci sarà l’integrazione del contraddittorio. Secondo la procura di Avezzano si era consolidato un “malcostume dilagante nella gestione e nell’affidamento di alcuni appalti nei territori interessati dall’inchiesta”.