Avezzano. Sull’inchiesta degli appalti nella Marsica, che ha portato all’arresto di sette persone in diversi territori dell’Abruzzo, in una intercettazione registrata all’interno della Mercedes di Sergio Giancaterino, quest’ultimo parla con Paolo Di Pietro dipendente del Cam e vicesindaco di Canistro e portano a termine, secondo l’accusa, la consegna di un assegno per un importo di 3500 euro a fronte di 5000 pattuiti a favore del fratello del vicesindaco. Si tratta del pagamento di alcuni lavori che aveva eseguito al cimitero.
Secondo l’accusa, però, “il fatto che Giancaterino abbia affidato parte dei lavori alla ditta in questione aggrava la posizione del vicesindaco con delega ai Lavori pubblici perché la prestazione d’opera a favore della affiliato in linea retta potrebbe rappresentare il “do ut facias” corruttivo concordato per l’aggiudicazione dell’appalto e non è da escludere inoltre che il vicesindaco potrebbe aver ricevuto dal fratello una parte dei soldi versati da Giancaterino.
A tutto ciò”, sempre secondo l’accusa, “bisogna aggiungere che per conseguire il vantaggio economico è stata giocoforza influenzata tutta la procedura di gara, come da loro stessi sostenuto nel corso dei colloqui registrati”.
Tutti i dettagli dell’inchiesta
I nomi degli arrestati
Le intercettazioni con spartizione
Giancaterino: A tuo fratello, io…
Di Pietro: è
Giancaterino: gli voglio dare un assegno intanto..
Di Pietro: è e però mo davanti a te ci dico architè, dacci qualcosa di più perché sta un po’ in difficoltà
Giancaterino: aspetta, io adesso gli do…
Di Pietro: ma questi quanto so?
Giancaterino: lui lui 5000 quell’altro non è arrivato ancora…
Di Pietro: si
Giancaterino: quello là di quello della fogna però quello sta bloccato adesso a coso.. Sta bloccato Sta bloccato ai beni ambientali.
Di Pietro: mo ci penso io vado a Rocca pia?
Giancaterino: è
Di Pietro: apposta mi ha chiamato a me e mi ha detto devo venire lunedì da te e dai Beni ambientali ho detto questo che rivuole mo…
Giancaterino: l’architetto mi ha detto questo sta bloccato ai beni ambientali.
Di Pietro: ma mo ci penso io allora ci penso io ci penso io…
Di Pietro: mo tu ci devi dare…
Giancaterino: gli do 3000 euro
Di Pietro: io mo davanti a te dico archite c’è qualcosa di più perché sta un po’ in difficoltà, un funerale, se no è un macello. Che ne so dacci qualcosa di più e poi il resto lo dai dopo, io mo dico architè..
Giancaterino: ma mo appena finisce li faccio, mo che li faccio però eh
Di Pietro: ma mo andiamo loco e ce lo dici, mo dico architè, ma tu invece che tre ma quattro non ce li puoi dare, non ce li puoi dare
Giancaterino: 3.500 dai, 3.500 dai
Di Pietro: Mo ti dico ma dacci quattro, Dai ti dico, vedi tu su almeno
Giancaterino: Ti dico 3.500 dai
Di Pietro: e io ti dico 4 ti dico vabbè dai quattro e sta a posto
In un altro passaggio:
Di Pietro: Sì ma il pezzetto lo devono andare a fare i 12mila che dobbiamo dare li dobbiamo prendere noi
Giancaterino: quelli 12mila ha sbagliato lui
Di Pietro: lo so me lo ha detto che avevi indovinato tu ma mo chi lo deve farei lo facciamo noi?
Giancaterino: io da mo che lo sto a direi fallo fare a me
Di Pietro: facciamo le scalei facciamo fare le scale
Giancaterino: non le facciamo fare le scale.
Di Pietro: no le scale devi fare.
Giancaterino: E no siamo fuori costo..
Di Pietro: e le scale devi fare, le scale, perché se ne è cascata già una cristiana
Giancaterino: e ma se lui ci mette i prezzi che non servono a un c****…
Di Pietro: e ma mo ci parliamo. andiamo loco
Giancaterina: va bene.