Celano. “I recenti fatti giudiziari, che hanno coinvolto l’amministrazione comunale di Celano, convocano chi come me, anche nell’ultima campagna elettorale, si sente mosso da sentimento di affetto verso la nostra comunità, a porre il tema pubblico dell’inerzia amministrativa cui siamo costretti”. A parlare è Gaetano Ricci, ex candidato consigliere al Comune di Celano.
“Oggi il primo consiglio comunale convocato”, prosegue Ricci,” dopo i fatti dello scorso 22 febbraio, per la surroga dei consiglieri dimissionari, non si è svolto per mancanza del numero legale. E’ la prova evidente della paralisi politica che si vive e si vivrà, inevitabilmente, nella nostra città nei prossimi mesi. Se il profilo giudiziario è ancora tutto da accertarsi nelle sedi di giustizia, quello politico è un giudizio implacabile, già maturato, che imporrebbe, senza indugio, agli attuali amministratori di restituire la parola al popolo. Urge ripristinare un governo locale, urge avere un Sindaco nella pienezza delle sue funzioni, a maggior ragione perché la quantità e qualità delle accuse mosse e la mole dei documenti proposti a sostegno della pubblica accusa imporrerebbero e imporranno agli indagati di dedicare le loro migliori attenzioni a sviluppare i propri argomenti difensivi. Ad essi, da garantista, auguro di poter aver modo di dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati, ma ad essi dico che Celano è davvero una “città da amare”, oggi più che mai”.
“Compiano, dunque, in primis il sindaco, attualmente sospeso nelle sue funzioni dall’autorità giudiziaria, l’unico atto degno che in questo momento si può compiere, si dimettano e restituiscano agli elettori il diritto dovere di scegliere una nuova guida civica, appassionata e cristallina che affronti con impegno e dedizione tutte le gravi problematiche che ci affliggono. Io voglio dare il mio contributo, franco e competente, appassionato e disinteressato per il bene della nostra Celano”, conclude Gaetano Ricci.