Celano. Incarichi e progettazioni da dividere come se fossero un prosciutto. E delibere di giunta che arrivavano dopo, anziché prima, dei preventivi dei professionisti ai quali Filippo Piccone decideva di affidare lavori. Decisioni concordate e prese nell’ufficio aperto nei tempi in cui era senatore della Repubblica, in via Cittadelle a Celano.
Il tutto ricostruito dai carabinieri con un’imponente impianto di cimici, ambientali piazzate in Comune e nelle auto, telefoniche e anche video, con una telecamera messa in un condizionatore. Accuse poi finite nell’inchiesta che ha preso il nome di “Acqua fresca”.
Il preventivo inviato prima della delibera di giunta
Tra gli incarichi su cui gli investigatori dell’inchiesta celanese, avviata dalla procura di Avezzano, hanno posto attenzione, ce n’è uno che vede coinvolto due geometri, padre e figlio, che ottengono lavori da Filippo Piccone. Prima il padre e poi il figlio, che deve “entrare nell’ambiente”.
Tra gli indagati dell’inchiesta, in cui figurano 56 persone denunciate dai militari dell’Arma, agli ordini del maggiore Edoardo Commandè, ci sono Panfilo e Domenico Luccitti, padre e figlio, geometri titolari di uno studio tecnico di Celano.
Lo studio ottiene a ottobre 2017 un incarico per la realizzazione di rilievi plano altimetrici, da eseguire tramite l’impiego di un drone in grado di sorvolare le zone di interesse e scattare fotografie ad alta risoluzione.
La particolarità su cui gli investigatori hanno posto l’accento, nell’informativa depositata in procura, è che il 2 ottobre 2017, lo studio Luccitti invia al Comune un preventivo con una proposta di convenzione per “prestazioni professionali con tecnologia S.A.P.R. (drone) per rilievi topografici”.
Nel documento il professionista proponeva la stipula di un contratto annuale per l’importo di 35.000 euro, oltre ai contributi di cassa Geometri e Iva.
La legge vuole che l’organo politico, in questo caso la giunta comunale, assuma una decisione e poi demandi agli uffici le procedure successive. Ad esempio per l’acquisto di un bene o di un servizio.
In questo caso però, i carabinieri hanno dimostrato che il preventivo di Luccitti arriva in Comune ancora prima che la giunta decida di dotarsi di una convenzione per i rilievi planimetrici.
Sarà infatti solo il successivo 14 ottobre 2017 che la giunta comunale di Celano (deliberazione n.209) deciderà di demandare all’ufficio urbanistico l’individuazione di un professionista esterno e la successiva stipula di una convenzione per l’esecuzione di rilievi plano altimetrici, mediante l’utilizzo di un drone.
Il 18 ottobre, quindi, il Servizio Urbanistica e Suap del Comune di Celano ha prodotto la determina n. 1672, a firma di Valter Specchio (dirigente dell’area tecnica arrestato il 22 febbraio con venti capi di imputazione contestati nell’ambito dell’indagine e attualmente ancora agli arresti domiciliari), con la quale ha affidato l’incarico per l’attività sperimentale di rilievo plano altimetrico a Domenico Luccitti, fino al 31 dicembre 2018.
Il dubbio sollevato dagli inquirenti, così come si legge nell’informativa di oltre 1500 pagine finita sulle scrivanie dei pm della Procura della Repubblica di Avezzano, è come potesse Luccitti sapere, con circa due settimane di anticipo, rispetto alla delibera, che la giunta di Celano avrebbe deliberato la necessità di eseguire rilievi plano altimetrici mediante l’utilizzo di un drone.
Tanto da inviare un preventivo prima ancora che l’ufficio tecnico ricevesse dalla giunta il mandato di trovare un professionista adatto.
Nella determina dirigenziale e nella convenzione stipulata con il professionista, entrambe del 18 ottobre 2017, si fa riferimento a una delibera di giunta, di cui però non si citano né la data né il numero.
È per questo che gli inquirenti ipotizzano che la mancanza di indicazione di una data potrebbe essere stata
funzionale a nascondere a un osservatore poco attento che la delibera della giunta sia stata prodotta successivamente al deposito del preventivo
(cioè il comune decide di aver bisogno di un servizio proprio due settimane dopo che un professionista ha inviato un preventivo al riguardo).
Si legge ancora nell’informativa dei carabinieri:
Si osservi come la lettura dei due atti appena richiamati induca invece il lettore a ritenere (in maniera erronea) che l’ufficio si sia attivato per aver ricevuto un indirizzo dalla giunta (e quindi si sia attivato DOPO), come dovrebbe avvenire regolarmente: è ovvio che Specchio, in questa ottica, non potesse esplicitare la data della delibera, sennò la contraddizione sarebbe risultata evidente. Si evidenzia inoltre che negli atti forniti dal comune non è presente alcuna richiesta di preventivo, mentre nella convenzione, come detto, se ne fa esplicitamente riferimento (“premesso che è stato richiesto un preventivo allo studio tecnico di Domenico Luccitti…
Non solo droni ma anche altri incarichi, sempre allo stesso studio professionale.
L’incarico del 27 novembre 2017 per i rilievi in via Dello Sport
Il successivo 27 novembre 2017, con una (determina n. Reg. Gen. 1982) a firma di Giampiero Attili, che all’epoca oltre a ricoprire la carica di segretario generale era anche responsabile dell’Area Tecnica (anch’egli arrestato il 22 febbraio scorso e ora sottoposto alla misura della sospensione dal pubblico impiego), è stato poi affidato a Panfilo Luccitti (padre di Domenico) l’incarico per la redazione dei rilievi plano altimetrici di via dello Sport e della copertura della tribuna dello stadio Piccone, per un importo complessivo di 3.000 euro.
L’incarico del 16 maggio 2018 per i rilievi della discarica
Il 16 maggio 2018 ai Luccitti, con un’altra determina (n. Reg. Gen. 255 del Servizio Lavori Pubblici) a firma di Luigi Aratari (dirigente dell’area tecnica anch’egli arrestato il 22 febbraio scorso e ora sottoposto alla misura della sospensione dal pubblico impiego), sarà conferito anche l’incarico per l’esecuzione dei rilievi plano altimetrici in località San Marcello del Comune di Celano. Il compenso viene stabilito in 6.000 euro oltre oneri, per un totale di 7.612 euro.
La vicinanza dei Luccitti agli amministratori celanesi viene confermata in diverse intercettazioni.
L’inserimento dello studio Luccitti nella progettazione per Dietro Castello
Nell’informativa dei carabinieri aquilani, si legge come la mattina del 19 aprile 2018, Aratari riceve nel suo ufficio Panfilo Luccitti.
Luccitti intende inserirsi nella progettazione della zona Dietro Castello (si tratta di un altro filone dell’indagine che vede coinvolti diversi indagati, tra cui Luigi Aratari, Filippo Piccone e l’architetto Luca Piccirillo, che, nelle intenzioni dell’ex senatore, avrebbe dovuto occuparsi di un progetto di alcune centinaia di migliaia di euro per la zona Dietro Castello. Piccirillo è anche il progettista dell’istituto omnicomprensivo Gabriele D’Annunzio di via dei Granatieri di Sardegna).
Panfilo Luccitti nella conversazione intercettata riferisce ad Aratari che Piccirillo gli ha consigliato di parlare con Piccone o con il sindaco e di farsi inserire per l’esecuzione dei rilievi da fare Dietro Castello.
(Luccitti riferisce ad Aratari ciò che gli è stato indicato: “ti devi inserire come rilievi e ti devi far dare l’incarico direttamente dal Comune”).
I carabinieri scrivono che Aratari esprime delle perplessità al riguardo, lasciando intendere chiaramente di non gradire questa soluzione, in quanto dovrebbe in tal modo conferire più incarichi sotto soglia (cioè sotto la soglia dei 40.000 euro e quindi senza fare una gara), assumendosi quindi maggiori responsabilità.
Suggerisce quindi a Luccitti di costituirsi in una associazione temporanea con Piccirillo, in modo tale da far figurare tutto in un unico affidamento di incarico.
siamo sempre alle solite, cioè io devo fare la gara devo fare e deve risponde un soggetto, non è che posso fare come fa…, con tutto il rispetto per te, che siamo nella stanza… e diamo un progetto a uno, un progetto a un altro e stiamo parlando dello stesso lavoro… Cioè io ste cazzate non le faccio.
Aratari ribadisce a Luccitti il consiglio di associarsi con Piccirillo o, in alternativa, egli potrebbe conferire l’incarico a un solo soggetto e poi prenderanno accordi tra loro.
ditemi informalmente qual è l’intenzione vostra… se vi volete associare… o lo do a uno e poi ve la vedete voi o fate… come volete… e poi io faccio la gara…
In merito alla gara Aratari suggerisce ancora a Luccitti un modo attraverso il quale potranno prendere un buon punteggio al fine di aggiudicarsi la progettazione:
fate un’Ati (associazione temporanea di impresa)… dove tu tocchi tutta la parte dei rilievi strumentali, cioè una proposta bella all’interno della gara in cui dite… render, rilievo fotografico 3D, queste cose qui…, cioè quello è un metodo di valutazione, prendete punteggio.
Tutte queste conversazioni intercettate dai carabinieri sono avvenute senza che la giunta comunale avesse neanche deliberato la volontà di eseguire opere Dietro Castello: l’intenzione (come emerge dalle intercettazioni) era stata espressa solo da Filippo Piccone che aveva però già disposto a voce tutte le incombenze da svolgere, decidendo a priori chi si sarebbe occupato di cosa (si tratta del capo di imputazione n. 34 della misura cautelare eseguita dai carabinieri il 22 febbraio scorso).
La gara e l’affidamento della progettazione per la zona Dietro Castello non saranno poi portate formalmente avanti dall’amministrazione, presumibilmente a causa dell’intervento dei carabinieri che dal 13 giugno 2018 cominceranno poi ad acquisire i documenti al Comune di Celano.
“Entrare nell’ambiente”
L’8 giugno 2018, Panfilo e Domenico Luccitti vengono nuovamente intercettati dai carabinieri all’interno della segreteria di Filippo Piccone.
Panfilo nell’incontro illustra a Piccone i tipi di lavoro che riescono ad eseguire con il drone e chiede all’ex senatore se sia al corrente del fatto che abbiano una convenzione con il Comune per l’esecuzione di rilievi aerofotogrammetrici, stipulata con Valter Specchio.
Il geometra continua precisando che la convenzione non sia per loro remunerativa in termini economici, ma di essere ugualmente grati al Comune perché “ne avevano bisogno”.
Si legge in una nota dell’informativa dei carabinieri:
Si vuole porre l’attenzione sul fatto che spesso i professionisti o gli imprenditori ostentino che gli incarichi/lavori ricevuti a seguito delle turbative rilevate non siano per loro in realtà remunerativi; è anche il caso, ad esempio, di Giovanni Maceroni (ndr accusato di una turbativa con la quale si è visto affidata la manutenzione dei campi sportivi e ora sottoposto alla misura del divieto di esercitare l’attività d’impresa); o di Livio Paris (ndr arrestato il 22 febbraio e ora sottoposto alla misura del divieto di esercitare l’attività professionale), che secondo quanto dichiara nelle intercettazioni toglie tempo alle sue remunerative attività di progettazione per dare “una mano” a Celano. Fermo restando che tale circostanza, anche qualora fosse vera, non costituirebbe affatto una scriminante, va evidenziato come spesso in effetti il movente di tali indagati non sia tanto (o solo) un immediato ritorno economico (che comunque C’È, e come!), quanto la possibilità di far parte di “un giro” che gli assicuri comunque di ottenere continuamente lavori.
“Nei casi in esame nel presente capitolo”, specificano i carabinieri, “ad esempio, i Luccitti ottengono altri due incarichi oltre alla convenzione già stipulata a ottobre 2017. Inoltre la vicinanza a Piccone garantisce sempre qualche vantaggio, non sempre e non solo in termini di appalti pubblici (più avanti Piccone prometterà a Domenico Luccitti di fargli avere un contratto da un tale Biagio, estraneo al comune di Celano).
Tale visione delle cose sarà tra poco confermata da Panfilo Luccitti, che spiegherà a Piccone di voler inserire il giovane figlio ‘nell’ambiente'”.
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Panfilo Luccitti nello stesso incontro dell’8 giugno ricorda poi a Piccone che prima che presentasse la proposta al Comune, aveva parlato del progetto a Paolo Bonini (cognato di Piccone, anch’egli indagato, titolare della società Fineco di Avezzano e rivenditore delle finestre prodotte dalla società Korus di Piccone) e Piccone aveva approvato preventivamente la stipula della convenzione (Panfilo Luccitti: “… tu te ne stai a scordare (Panfilo indica Filippo con il braccio destro) lo dissi io a Paolone e tu mi dicesti “sì, fallo fare!”).
A questo punto, si legge ancora nell’informativa:
Piccone si rivolge a Domenico Luccitti (figlio di Panfilo) e, facendo riferimento all’area in cui è installato l’impianto fotovoltaico (“Là sono 16 ettari di pannelli…”) gli dice di preparare un progetto e fargli una proposta comprendente sia il tipo di servizio offerto che il compenso richiesto. Gli consiglia anche di proporre un prezzo che sia congruo (Piccone: “guarda io ti do sempre un consiglio: di non esagerare mai, né in un modo, né in un altro. Né a fare troppo poco, né a fare troppo; a fare una cosa giusta”). Piccone quindi riferisce che non appena Domenico gli avrà consegnato quanto richiesto, ne parlerà con Biagio “che è il presidente del fondo che c’ha la cosa e vedo di farti fare un contratto…”, aggiungendo poi “me l’aveva chiesta Tonelli questa cosa qua…” (Roberto Tonelli, anch’egli indagato e sottoposto alla misura del divieto di esercitare l’attività professionale).
Domenico Luccitti mostra poi a Piccone, mediante un computer portatile, i rilievi fatti su richiesta di Luca Piccirillo per la realizzazione del parco di Dietro Castello (a conferma del suo inserimento nel progetto).
Panfilo Luccitti riferisce a Piccone che il figlio Domenico si sta inserendo ora nel mercato dei rilievi tramite drone e Piccone rinnova l’invito a Domenico a preparare quanto richiesto in precedenza e consegnarlo a Serena, la sua segretaria.
Sarà poi sua cura personale inviare il tutto a Biagio, spiegandogli il progetto telefonicamente.
Poi Piccone ribadisce al giovane Domenico Luccitti come preparare la proposta:
“cioè fai una paginetta, i tipi di servizio, mo tu le sai le cose e ci metti sotto la cifra… Ma ti ripeto: equilibrato. Cioè, ci devi guadagnare non fare le cose (incomprensibile) ma non le cose esagerate…”.
Panfilo Lucciti infine chiede informazioni sulla scuola Beato Tommaso (sulla delocalizzazione della quale sono stati contestati numerosi reati). Piccone risponde che lo sta aiutando Livio Paris e poi invita Panfilo Luccitti a farsi assegnare la direzione dei lavori di uno dei lotti delle aree degradate, specificando che dovrà andarne a parlare con Specchio (Filippo: “Stanno dando invece la direzione lavori di quei tre lavori lì sotto, fatti dare uno di quelli, eh!”… “Un lotto per la cosa… fatti dare un coso di quello… parlane un attimo… con (incomprensibile) parli con Specchio… parla con Specchio… andiamo a parlare con lui, mi hai capito?”).
Gli incarichi relativi alle direzioni dei lavori saranno però poi decisi dal sindaco Settimio Santilli e non saranno a beneficio di Luccitti.