MarsicaLive
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ
No Result
View All Result
Seguici
MarsicaLive
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ
No Result
View All Result
MarsicaLive
No Result
View All Result

Inchiesta Celano, il Riesame sull’ex segretario Attili: “Asservimento a Piccone ma non protagonista in turbative”

Magda Tirabassi di Magda Tirabassi
28 Aprile 2021
A A
48
Condivisioni
960
Visite
FacebookWhatsapp
Celano. È emerso “l’asservimento dell’indagato al sistema clientelare facente capo a Piccone e la sua indispensabilità per portare avanti alcune pratiche”.
E ancora: “Si tratta dunque di un modello che si è perpetuato nel tempo, ben oltre lo spettro temporale fotografato dalle indagini, frutto di una gestione dell’amministrazione personalistica e accentratrice, facente capo direttamente a Filippo Piccone e realizzatasi in concreto attraverso la collusione con gli altri importanti esponenti della maggioranza indagati, con i dirigenti comunali, con molti imprenditori locali. Il tutto in un clima omertoso e incline ad assecondare pienamente i desiderata di Piccone, da cui è scaturita una spirale di reati contro la PA, che si sono succeduti con ritmo incalzante nei pochi mesi di monitoraggio senza soluzione di continuità e senza un’effettiva dissociazione da parte di nessuno degli indagati”.
Sono alcuni passaggi che si leggono nelle motivazioni che il collegio del Riesame ha pubblicato in questi giorni, con cui è stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari a Giampiero Attili, ex segretario comunale di Celano, finito insieme ad amministratori, dirigenti comunali e imprenditori, nell’inchiesta “Acqua fresca”, condotta dalla procura della Repubblica di Avezzano, che tratta reati contro la pubblica amministrazione.
Sulla posizione dell’ex segretario comunale Attili, che rimane sottoposto alla misura dell’interdizione per sei mesi, le motivazioni del Riesame parlano di gravi indizi di colpevolezza perché, in sostanza, si atteneva, se pur suo malgrado, alle indicazioni dell’amministrazione.
Ma ciò, per i giudici, non basta a giustificare l’arresto (Attili era finito ai domiciliari), in quanto  “pur se nel Comune di Celano era diffusa la prassi di falsificare le delibere e le determinazioni, i ripetuti accessi dei carabinieri nel 2018 sembrano aver assicurato le fonti di prova necessarie, insieme alle intercettazioni, a sostenere le accuse”.
Documentazioni acquisite e intercettazioni, sempre secondo i giudici, sono quindi sufficienti a dimostrare le accuse, non c’è bisogno di una misura cautelare ai domiciliari.Infatti, pur se nel Comune di Celano era invalsa la prassi di falsificare le delibere e le determinazioni, i ripetuti accessi dei Carabinieri nel 2018 sembrano aver assicurato le fonti di prova necessarie, unitamente alle intercettazioni, a sostenere le accuse. Occorre poi considerare il rilevante tempo trascorso tra i fatti oggetto di contestazione e l’applicazione delle misure cautelari. Sul punto la motivazione dell’ordinanza impugnata appare elusiva, non si comprende per quale ragione documenti fino a ieri nella piena disponibilità degli indagati debbano essere soppressi o falsificati proprio oggi, dato che lo svolgimento delle indagini era noto a tutti gli indagati, come emerge dalle intercettazioni. Anzi, a ben vedere, spesso sono stati proprio i falsi ad attirare l’attenzione degli inquirenti conducendoli sulla strada per individuare altri reati nella gestione della macchina amministrativa. E ciò essenzialmente perché delle falsificazioni rimangono pur sempre tracce documentali, che non si è riusciti a sopprimere neanche tra un accesso e l’altro degli operanti di PG nel palazzo comunale. Tanto premesso, ritiene invece questo Tribunale pienamente sussistenti le esigenze cautelari connesse al pericolo attuale e concreto di reiterazione di reati della stessa specie.

Per quanto riguarda Attili, il Riesame alleggerisce in parte la sua posizione affermando che “occorre valutarla in termini meno severi rispetto ad altri dipendenti pubblici, perché egli non si è reso protagonista di turbative in incanti pubblici e, dunque, di reati idonei a mettere in pericolo la concorrenza e il patrimonio pubblico”.
Per tali ragioni il collegio ha deciso di applicare nei suoi confronti solo la misura interdittiva per sei mesi e non i domiciliari.

 

 

Sui social Santilli polemizza sull’inchiesta giudiziaria, Ricci: “Presentate in consiglio 4 interrogazioni”

19 Luglio 2021

Santilli e Piccone in Cassazione il 2 luglio, ricorso per rientrare a Celano

26 Maggio 2021
Tags: comune celanoinchiesta acqua fresca
Next Post

Salvarono la vita a un 51enne con l'infarto, arriva il riconoscimento del Presidente della Repubblica

Notizie più lette

  • Giallo nel Fucino, uomo trovato senza vita in un casolare: indagini in corso

    596 shares
    Share 238 Tweet 149
  • Nuova spaccata in pieno centro ad Avezzano: preso di mira un ristorante di piazza del Mercato

    300 shares
    Share 120 Tweet 75
  • Palazzo in fiamme ad Avezzano, intossicata anche una bimba di 3 anni: le immagini dei soccorsi (fotogallery)

    226 shares
    Share 90 Tweet 57
  • Raid notturno ad Avezzano, doppia spaccata in centro sabato: fermati gli autori

    148 shares
    Share 59 Tweet 37
  • Spazio rinnovato, stessa anima artigianale: il nuovo capitolo de La Fraiola

    146 shares
    Share 58 Tweet 37

Guide & Recensioni

Guide & Recensioni

Profumi Più Amati 2025: La Guida Completa alle Fragranze di Tendenza

di Alessia Guerra
15 Maggio 2025
Guide & Recensioni

Sinner Mania a Roma: La Top List dei Gadget per Tifosi DOC a caccia di Autografi!

di Alessia Guerra
13 Maggio 2025

Pubblicità

MarsicaLive

MARSICALIVE è una testata di LiveCommunication

Registrato alla sezione stampa del tribunale di Avezzano con numero 7/2010

Tel. +39.392.1029.891
Whatsapp +39.392.1029.891

  • TERRITORIO
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
  • NECROLOGI
  • PRIVACY
  • COOKIE POLICY

© 2022 Live Communication

No Result
View All Result
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ

© 2022 Live Communication