Celano. Che si sarebbe dimesso lo aveva annunciato nell’interrogatorio di garanzia, fatto in modalità remota, dal carcere di Vasto ma ora la notizia è ufficiale.
Filippo Piccone, vicesindaco di Celano, rimasto coinvolto nell’inchiesta Acqua Fresca dei carabinieri del provinciale dell’Aquila, per diversi tipi di reati contro la pubblica amministrazione si è dimesso dalla carica di vicesindaco e consigliere comunale.
Le dimissioni sono state consegnate al commissario prefettizio, al Comune di Celano, da un delegato, su disposizione del difensore Antonio Milo.
Finora erano state solo anticipate al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Maria Proia, che ha firmato l’ordinanza con cui è stato arrestato, durante l’interrogatorio, quando la difesa aveva chiesto la scarcerazione per motivi di salute. Scarcerazione non ottenuta.
Piccone si trova ancora in carcere.
Per domani, 11 marzo 2021, è attesa la decisione del tribunale del Riesame dell’Aquila, sulla revoca delle misure cautelari, oltre che per Filippo Piccone, per il sindaco Settimio Santilli (che ha deciso di non dimettersi), Livio Paris, Daniela Di Censo, Giampiero Attili, Goffredo Mascitti, Ezio Ciciotti e Barbara Marianetti (quest’ultima dimessasi ieri da assessore e consigliere comunale).