Celano. “A distanza di 40 giorni dagli arresti che hanno interessato il comune di Celano e che hanno sconvolto l’intera Marsica ed ovviamente la mia Celano è mio dovere tornare sull’argomento. È mio dovere ma dovrebbe essere un dovere morale per tutti i cittadini denunciare i fatti che si sono susseguiti come ho detto dal 24 febbraio scorso”.
A parlare è Vittoriano Baruffa, segretario di Rifondazione Comunista di Celano, che continua: “Sembra di vivere una situazione surreale, a dir poco Kafkiana. Dagli arresti prima e alle pesanti sentenze del tribunale del Riesame dove il primo e il secondo cittadino sono stati esiliati dal proprio comune, cosa che ai tanti accoliti di turno è sembrata cosa di poco conto, si sta assistendo giorno dopo giorno a continui depistaggi morali da parte di tanti. In primis di diversi cittadini che oserei dire immorali che giorno dopo giorno gettano fango su chi la pensa diversamente e sui cittadini onesti che non hanno paura di dire la verità denunciando senza se e senza ma”.
“Fino a qui possiamo anche starci anche perché capiamo che chi non ha mai sudato per il proprio futuro, riitrovarsi senza terra sotto i piedi può essere spiazzante”, continua Baruffa, “quello che invece mi preoccupa sono le continue menzogne dell’attuale maggioranza che giorno dopo giorno non fa altro che minimizzare l’accaduto trincerandosi dietro ad una compattezza mascherata solo per mantenere la poltrona. Sì, è proprio così, il periodo è particolare e magari camminiamo su di un terreno minato anche perché ci sono di mezzo amicizie e parentele ma proprio per etica e per morale non dovremmo avere timore di dire le cose, di dire la verità sempre e comunque”.
“Sia nel Consiglio Comunale deserto di sabato 27 che in quello di martedì 30, la Maggioranza si è mostrata arrogante ma soprattutto spaccata. Spaccata perché già alle defezioni nelle surroghe per il rimpiazzo del vice sindaco Piccone e dell’assessore Marianetti, con le rinunce di cui mi congratulo sotto un punto di vista etico, con Ciccarelli e Montagliani vi è stata in entrambi i casi l’assenza del consigliere Taccone. Arrogante perché negli stessi consigli si è più volte peccato di superbia proprio nel tentare di fare vedere chissà che cosa, chissà quale unità quando tutti hanno potuto constatare il definitivo scollamento di questa pseudo maggioranza. Nel non soffermarmi nella continua e troppo ovvia imparzialità del presidente del consiglio comunale la dottoressa Morelli e nell’entrata dei nuovi surrogati Iacutone e Fidanza persone rispettabili ma che comunque avrebbero fatto bene a non accettare visto che a loro dire sono stati mossi da spirito di sacrificio e lealtà verso il paese e quindi appunto per questo bastava dire ‘No”.
“Vogliamo sapere o meglio, vorrei sapere, di cosa altro abbiamo bisogno affinché il Sindaco di dimetta, vorrei sapere di cosa altro abbiamo bisogno affinché gli esponenti della Maggioranza si dimettano, di cosa altro abbiamo bisogno affinché gli esponenti della Maggioranza prendano le distanze, sia gli Amministratori più longevi che in questi anni non hanno fatto nulla per vigilare e lo diciamo perché sembra che siano caduti dalle nuvole, sia sopra nuovi arrivati, i nuovi Eletti anche perché ad oggi ancora non professano parola e non prendono distanze da questo modo di amministrare che ha paralizzato Celano per 20 anni a benificio di pochi e ai danni dei meno abbienti. Celano ha bisogno di verità, Celano ha bisogno di lealtà”.