Avezzano. Si apre il processo per l’inchiesta Acqua Fresca di Celano. Questa mattina, nel corso dell’udienza in una sala affollata all’inverosimile, sono state ammesse a testimoniare ben 81 persone. Il pubblico ministero ha inoltre depositato un faldone con 3.500 pagine di intercettazioni.
Le trascrizioni riguardano principalmente intercettazioni ambientali e telefoniche, raccolte dai carabinieri nel corso delle indagini, in particolare nell’ufficio dell’ex sindaco e amministratore comunale, nonché ex senatore, Filippo Piccone. Presenti nel fascicolo anche altri supporti, come materiale e registrazioni video.
Le date sono state fissate fino a luglio prossimo. Il processo è stato infatti calendarizzato con prima udienza fissata al 6 marzo 2025. Sarà sentito il teste luogotenente Marco Minghetti, dei carabinieri del comando provinciale dell’Aquila che svolsero le indagini. Le altre date sono il 17 aprile, per sentire ulteriori testi del pm, il 5 giugno, per fine prova dei testi dell’accusa, il 10 luglio per l’esame degli imputati. Le altre date verranno comunicate successivamente all’ultima udienza.
L’udienza si è svolta a porte aperte davanti a molte persone che affollavano l’aula al primo piano. Nell’aula 4 c’erano tutti i legali delle parti, soprattutto avvocati della difesa e imputati. Era presente il sindaco di Celano, Settimio Santilli, che ha quasi sempre presenziato anche nelle udienze in fase preliminare. C’erano poi Valter Specchio, Ezio Ciciotti, Luigi Aratari, Nazzareno Caferra, Daniela Santilli e altri accusati.
I fatti riguardano l’inchiesta di Celano che il 22 febbraio 2021 portò a diversi arresti e a vario titolo coinvolse amministratori comunali, funzionari comunali e imprenditori locali accusati di aver commesso reati contro la pubblica amministrazione.
Le difese, sempre nel corso dell’udienza, hanno chiesto il controesame dei testi del pm, l’esame dei rispettivi assistiti, l’esame dei testi da loro indicati e l’acquisizione delle prove documentali. Si tratta di atti amministrativi redatti nel corso del tempo dalla pubblica amministrazione.
L’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Luigi Sgambati, ha chiesto l’ammissione dei suoi 5 testimoni. Si è tenuto, al riguardo, un incidente probatorio con perizia e l’acquisizione dei video per i reati contestati nel giudizio. Hanno ammesso le prove così come indicate dalle parti. Già in sede di udienza preliminare molti capi d’accusa sono stati stralciati.
La decisione sulle richieste delle parti è arrivata in breve tempo. Dopo una valutazione di circa mezz’ora, il collegio giudicante, formato dai giudici Marianna Minotti (presidente), Francesca D’Orazio e Anna Cuomo (a latere), ha comunicato la decisione riguardante le richieste dichiarando l’ammissibilità delle prove e accogliendo le richieste dei difensori. È stata accolta anche la richiesta di alcuni difensori di chiamare a testimoniare Mauro Passerotti, ex commissario prefettizio al Comune di Celano per fare luce su alcuni atti approvati durante il suo mandato.
La prescrizione è ancora lontana. I reati potrebbero prescriversi intorno al mese di ottobre del 2026. Mancano circa due anni ma alla luce della mole di lavoro da dover portare avanti non è una ipotesi molto remota che si arrivi a tale eventualità. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Carlo Benedetti, Luca Sanità, Antonio Stornelli, Domenicantonio Angeloni, Roberto Verdecchia, Leonardo Casciere, Antonio Milo, Sandro Gallese, Cristian Carpineta, Stefano Guanciale, Alessandro Fanelli, Franco Colucci, Leonardo Rosa, Crescenzo e Gianluca Presutti.