Balsorano. Sono state annullate le misure restrittive a cui era sottoposto Aquilino Tantangelo (48), ingegnere di Balsorano rimasto coinvolto nell’inchiesta sugli appalti pubblici al comune di Balsorano. Secondo il tribuunale del riesame dell’Aquila non c’erano i presupposti cautelari. In particolare era stato sottoposto al divieto di dimora a Balsorano e alla sospensione provvisoria dell’esercizio della professione. Nei giorni scorsi lo stesso tribunale aveva respinto per Pietro Mazzone, il capo dell’ufficio tecnico del comune e principale indagato con l’accusa di turbata libertà degli incanti e corruzione, la richiesta di scarcerazione dai domiciliari. Nel caso di Tatangelo, difeso dall’avvocato Antonio Milo, il tribunale ha invece stabilito che i provvedimenti adottati non erano più necessari. Le misure restrittive nell’indagine, che vede indagato anche il sindaco Mauro Tordone dimissionario, erano state disposte dal tribunale di Avezzano. Sono diversi gli indagati ancora sottoposti ad altre misure come quella del divieto di residenza nel Comune di Balsorano. Si tratta di Gino Capoccitti (60), consigliere di minoranza in carica ed ex vicesindaco, Rocco Tullio Servio (44) ex assessore, Silvana Caringi (30), imprenditrice nel settore funerario, Alessandro Gismondi (36), rappresentante legale della stessa ditta, Alessandra Magnarini (53), geometra. Per quest’ultima c’è anche la sospensione provvisoria dell’esercizio professionale. Per Mazzone (58), che è anche sindaco di Campoli Appennino, comune del Frusinate, sarà invece presentato un ricorso in cassazione.