Tagliacozzo. E’ alle battute finali la fase preliminare dell’inchiesta sugli appalti nel Comune di Tagliacozzo. Ieri mattina il pubblico ministero, Andrea Padalino, nel corso dell’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano, Carla Mastelli, nella sua requisitoria ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 dei 13 accusati. Ma ha anche chiesto ben otto non luogo a procedere per numerosi capi d’accusa che, a questo punto, di fatto, indeboliscono il castello accusatorio.
Il rinvio a giudizio è stato chiesto nei confronti di Maurizio Di Marco Testa, ex sindaco, Angelo Poggiogalle, ex vicesindaco, entrambi attuali consiglieri, Giampaolo Torrelli ex dirigente tecnico, Gabriele Venturini ex assessore, Roberta Amiconi dirigente comunale, Maurizio Palmeggiani, Mauro Volpe, Angelo Di Marco, Luigi Mastroddi e Antonio Mastroddi, Giancarlo Bonifaci, tutti imprenditori. Nei confronti dell’architetto Carlo Tellone, l’unico che ha scelto il rito abbreviato, il procuratore Padalino ha chiesto la condanna per a tre anni e quattro mesi per la vicenda riguardante l’ampliamento di un cimitero comunale e altri fatti.
Le richieste di assoluzione. Sempre nei confronti di Tellone, però, il pm ha chiesto l’assoluzione per la controversa vicenda della scuola Bevilacqua, vicenda che fece molto clamore. Ha chiesto l’assoluzione per i reati di frode contrattuale e falso ideologico, “complimentandosi” addirittura per come è stato svolto il lavoro per la ristrutturazione della scuola.
E’ stato chiesto invece il non luogo a procedere per Torrelli e Palmeggiani, sempre riguardo alla stessa vicenda della scuola Bevilacqua.
Un altro non luogo a procedere è stato chiesto dal pubblico ministero per l’ex sindaco Di Marco Testa, per Torrelli e per Angelo Di Marco, anche per il reato di concussione nei confronti di un tecnico comunale. Anche questa vicenda suscitò grande clamore.
Un’altra richiesta di non luogo a procedere, infine, è stata proposta da Padalino anche nei confronti dell’ex assessore alla Cultura, Gabriele Venturini, e al grafico Alessandro Di Michele, per la vicenda del lavoro creativo dei bozzetti realizzati dal professionista per il Festival di Mezza estate.
Le difese. E’ stato anche il giorno dell’intervento delle difese. Ieri mattina, dopo la requisitoria del pm, sono intervenuti i difensori di Di Marco Testa e Tellone, che ha scelto il rito abbreviato.
L’avvocato Verdecchia ha evidenziato “la mancanza di prove e di riscontri” riguardanti i reati. Infatti, ha spiegato, “se si parla di comitato di affari ci sarebbe da chiedersi dove sono le somme di denaro o i riscontri visto che non esistono verifiche fiscali nei confronti di nessuno degli indagati”.
L’avvocato Milo, in un appassionato intervento, ha contestato tutti gli addebiti nei confronti
dell’architetto Tellone, cercando di smontare la tesi accusatoria e chiedendone l’assoluzione. Venturini era difeso dagli avvocati Franco Colucci e Alessandro Fanelli, mente Di Michele dal legale Herbert Simone. La decisione, dopo l’udienza del 30 ottobre in cui parleranno gli altri avvocati, è prevista per l’11 dicembre.