Capistrello. “Tutti sono innocenti fino al terzo grado di giudizio”: così si apre la nota dei consiglieri comunali d’opposizione Chiara Di Felice, Dina Bussi e Vittorio Silvestri. “Strumentalizzare le vicende giudiziarie è un modo di fare politica che non ci appartiene. Ma si può strumentalizzare una vicenda giudiziaria anche facendo finta che non esista, come qualcuno prova a fare. Purtroppo il nostro Comune è vittima di una situazione molto grave che, dopo gli arresti del 2018, lo scorso 9 gennaio ha visto rinviati a giudizio il sindaco Francesco Ciciotti e altre 4 persone coinvolte a vario titolo”, hanno spiegato i consiglieri.
“Dal punto di vista istituzionale, la posizione più delicata, e la sola che a noi interessa, è quella del sindaco, imputato per corruzione, concussione, turbativa d’asta: accuse molto gravi, reati pesanti che gettano un’ombra sulla normale vita amministrativa dell’ente. Il Comune”, hanno continuato, “di fronte a tutto questo va tutelato e gli amministratori in carica non possono esimersi dal mettere in atto tutte le azioni a tutela dell’Ente che amministrano per conto dei cittadini. Se non rispondessero a questo dovere, incorrerebbero in comportamenti contrari alle proprie responsabilità”.
“Per questa ragione abbiamo chiesto la convocazione urgente del consiglio comunale che deve poter discutere della situazione nella quale ci troviamo approvando una mozione per la costituzione di parte civile dell’ente nel processo che inizierà il prossimo 6 aprile. La costituzione di parte civile serve a stare in giudizio, partecipare al procedimento e lavorare per la migliore tutela del Comune. Se la giunta decidesse di non farlo”, hanno spiegato i consiglieri d’opposizione, “priverebbe l’ente di una prerogativa irrinunciabile, non consentirebbe di tutelare le posizioni della comunità locale, parte lesa di questo procedimento”.
“Se poi si volesse evitare la costituzione di parte civile solo per provare ad avvantaggiare la posizione in cui si trova Ciciotti, allora ci troveremo di fronte ad una situazione più grave del previsto, difficile da giustificare davanti all’autorità giudiziaria, e ad un modo di agire con due pesi e due misure visto che contro altri, in passato, ci si è costituiti tempestivamente in giudizio. Auspichiamo”, hanno concluso i consiglieri di Capistrello, “che la mozione sia approvata da tutti i consiglieri comunali con unità di intenti e unanimità di voti, escluso il solo voto del sindaco che, per ovvie ragioni di legge, non potrà partecipare alla seduta consiliare e al voto in aula”.