Avezzano. Scoppia l’incendio nel salone di un carrozziere e restano danneggiate le auto d’epoca. Dopo una lunga diatriba su chi dovesse risarcire i danni causati alle auto, è arrivata la sentenza del giudice del tribunale civile di Avezzano, Maria Proia, che ha condannato il proprietario dell’officina al risarcimento.
A rivolgersi alla magistratura era stato il proprietario di una delle auto, una Porsche d’epoca, modello 356, che può costare fino a 100mila euro, aveva subito alcune bruciature su carrozzeria e tappezzeria.
Secondo quanto emerso nel corso del processo, il proprietario dell’auto d’epoca, assistito dall’avvocato Renata Angelini, aveva consegnato il veicolo all’officina per il rifacimento della tappezzeria interna. La macchina non era però stata restituita al termine proprio a causa dell’incendio.
Il titolare dell’attività, si era costituito in giudizio chiedendo il rigetto dell’istanza in quanto infondata, affermando l’inesistenza dei danni lamentati e, in ogni caso, invocando le circostanze fortuite o della forza maggiore.
Tra le parti era intercorso un contratto di prestazione d’opera professionale, avente, appunto, a oggetto “lavori di rifacimento e di restaurazione della tappezzeria dell’auto d’epoca Porsche”. Secondo il tribunale, “il carrozziere era tenuto a custodire il bene fino alla riconsegna, anche in caso di deposito a titolo gratuito, rispondendo degli eventuali danni, salvo venisse provata l’adozione di tutte le precauzioni suggerite dalle circostanze”.
Per sottrarsi alla responsabilità, il carrozziere secondo il giudice doveva provare che “l’inadempimento della prestazione era dipeso da una causa a lui non imputabile e cioè un’impossibilità che si sia verificata nonostante la diligenza del buon padre di famiglia”. Tale onere non sarebbe stato assolto da parte del carrozziere, il quale, infatti, “si è limitato a contestare l’esistenza dei danni”. Non avrebbe inoltre dimostrato, sempre secondo la sentenza, di aver “correttamente espletato tutte le attività di vigilanza, di controllo e di manutenzione per prevenire il fatto pericoloso”. Alla fine il carrozziere è stato condannato al risarcimento più spese di liti per circa 14mila euro.