Tagliacozzo. Un’intera comunità sgomenta e triste per l’incendio che due notti fa ha raso al suolo un’azienda agricola di Villa San Sebastiano di Tagliacozzo, si stringe in una gara di solidarietà.
Dal primo istante in cui le fiamme si sono alzate i cittadini hanno cercato di contribuire ad aiutare come potevano. Molte persone hanno portato cibo e bevande ai soccorritori e alla famiglia colpita, altri stanno facendo sentire tutto il loro appoggio con aiuti economici per poter ricostruire il prima possibile tutto ciò che è andato perduto.
L’impresa, a conduzione familiare, è gestita da due giovani fratelli e i loro genitori.
Per quel rogo è stato arrestato M.G., 30 anni, ritenuto responsabile di aver appiccato il fuoco al capannone agricolo dell’azienda di famiglia.
L’uomo, dopo un litigio con i propri famigliari, avrebbe minacciato di incendiare le strutture dell’attività agricola condotta principalmente dai suoi genitori. Dalle minacce sarebbe passato ai fatti appiccando il fuoco al fienile adiacente la stalla in cui erano ricoverati numerosi bovini. Ma le dinamiche esatte dell’incendio sono al vaglio degli inquirenti.
“Moltissimi di voi già sanno della gravissima disgrazia accaduta ad un’azienda agricola di Villa San Sebastiano di Tagliacozzo (Aq)”, scrive sul suo profilo social Alfonso Gargano, ex assessore di Tagliacozzo.
“Ma detta così la cosa, non è ben spiegata, ieri sera infatti, non è solamente andato a fuoco un fienile pieno di balle di fieno con all’interno due trattori, con il capannone in cemento che è andato distrutto e che sarà da abbattere quasi nella sua totalità, ma è andato in frantumi un sogno e questo non lo dobbiamo permettere!
A tutti coloro che conoscono questa realtà, si è spezzato il cuore, anche nell’assistere inermi ad un evento simile. Abbiamo cercato di salvare il salvabile attorno all’edificio con l’ausilio di altri mezzi, ma rimane il dolore!
In queste 24 ore c’è stata una gara di solidarietà della popolazione, tra chi ha portato delle balle di fieno per il sostentamento degli animali, chi ha portato il caffè, chi i cornetti per fare colazione questa mattina e dei giovani ragazzi hanno preparato bevande calde per la notte.
Questa azienda adesso in ginocchio, è gestita a conduzione familiare da due ragazzi, i fratelli Omar ed Andrea Gargano, quest’ultimo in particolare innamorato del lavoro dell’agricoltore, un imprenditore agricolo, un lavoratore senza sosta, un cugino, impegnato notte e giorno per questa sua passione.
L’ Azienda è ereditata di famiglia, costruita con tanti sacrifici, pensieri e notti insonni dal suo papà.
Non voglio assolutamente entrare nella dinamica dei fatti e vi chiedo di fare altrettanto almeno in questo mio post, non è questo il luogo e il momento.
Vorrei solamente aiutare questa famiglia nella sua interezza, così come anche molti di voi mi hanno chiesto e per me lo è doppiamente, in quanto siamo legati da una parentela di sangue.
Sento di ringraziare l’encomiabile lavoro dei Vigili del Fuoco che sono sul posto con diverse squadre, anche adesso che sto scrivendo dopo 24 ore dall’accaduto.
Per chi volesse contribuire a dare una mano, per una ripartenza, questo è l’IBAN di Andrea Gargano della Postepay Evolution:
IT70B3608105138285160885168”.
Incendia l’azienda di famiglia dopo una lite, arrestato 30enne a Tagliacozzo