Avezzano. Nuove polemiche in Comune. Il gruppo consiliare di Forza Italia interviene con dure critiche nei confronti del sindaco Di Pangrazio, accusandolo di aver nominato un suo ex collaboratore, Maurizio Bianchini, per “verificare dal punto di vista politico” lo stato di avanzamento delle opere pubbliche. Una decisione che il gruppo definisce “grave e impropria”, sollevando dubbi sul rispetto dell’equilibrio tra politica e amministrazione.
Secondo i consiglieri azzurri, la nomina – effettuata tramite l’articolo 90 del TUEL, che consente assunzioni con contratto fiduciario per le attività di supporto agli organi politici – sarebbe stata giustificata con l’esigenza di monitorare i cantieri in corso. Ma per Forza Italia si tratta di una motivazione che “non regge dal punto di vista istituzionale”.
“Le opere pubbliche vanno monitorate da tecnici e dirigenti, non da fiduciari politici” affermano, “In questo modo si crea confusione di ruoli e si rischia di alterare il corretto funzionamento dell’amministrazione comunale”. Il gruppo teme che questo incarico possa tradursi in una forma di “commissariamento” dei dirigenti e dei tecnici incaricati ufficialmente del controllo delle opere pubbliche, con ricadute preoccupanti sul piano della trasparenza e della legalità.
Forza Italia chiede quindi chiarezza sull’incarico, sui relativi costi e sugli obiettivi reali, sottolineando come l’articolo 90 sia stato pensato per attività di indirizzo politico e non per interferire nell’attività operativa dell’ente. “L’ente pubblico non è un ufficio elettorale”, attaccano i consiglieri, che chiedono anche ai colleghi di maggioranza di esprimersi su quella che considerano una scelta che li esclude, di fatto, da ogni ruolo politico attivo.