Collarmele. Il giorno 16 Agosto dalle ore 18.30 ci sarà l’inaugurazione della Piazza dell’Orologio di Collarmele completamente ristrutturata.
L’intervento, finanziato in parte con Fondi Masterplan ed in parte con fondi propri dell’Amministrazione Comunale, ha completamente risanato un luogo che ha un valore storico e simbolico notevole per quanto riguarda il comune di Collarmele. Il sindaco Antonio Mostacci esprime tutta la soddisfazione per il risultato ottenuto.
“Era una nostra prerogativa sin dall’inizio del mandato riconsegnare alla collettività collarmelese un luogo che definisco sacro, in quanto qui sorgeva la chiesa di Santa Felicita; il percorso non è stato facile perché abbiamo dovuto prima procedere a far tornare nella piena disponibilità del Comune il sito di cui non avevamo la piena titolarità e poi procedere alla progettazione ed esecuzione dei lavori. La nuova Piazza sarà un luogo centrale per quanto riguarda gli eventi culturali in quanto l’anfiteatro si presta in maniera naturale ad ospitare eventi; ci faremo carico di sponsorizzarlo al massimo per farlo conoscere agli stakeholder pubblici e privati ed inserirlo tra i luoghi che diffondono cultura. Il sogno è quello di renderlo punto di arrivo di un percorso tematico che parte dalla zona più antica del nostro paese e attraverso l’istallazione di attrattori turistici possa portare i visitatori ad apprezzare questo spazio nuovo coniugando ricordo e modernità. Su questo tema è basato il Piano Integrato del Turismo che ci vede presenti come coaottori insieme ad altri 10 comuni dell’area Omogenea del Cratere Sismico ed ad oggi al vaglio della struttura di missione presso il Ministero delle Infrastrutture”.
Il programma dell’Inaugurazione si svilupperà in questo modo :
Ore 18.30 taglio del nastro e benedizione da parte del parroco del paese nonché vicario del vescovo Don Francesco Tudini
Ore 19.00 , breve racconto su Collarmele, paese perduto dello storico Ciaglia Filiberto
Ore 20,00 buffet
Ore 21.00 Rappresentazione teatrale dell’opera siloniana ” Fontamara” da parte dell’associazione Il Lanciavicchio