Avezzano. Una ricostruzione delle tappe fondamentali della carriera da ciclista, ma anche il contesto storico in cui il piccolo Vito salì per la prima volta in bicicletta per andare a consegnare il pane ai tempi in cui faceva da garzone nel panificio della sua amata Piazza Cavour ad Avezzano.
È questo il libro di Federico Falcone su Vito Taccone, indimenticabile campione di ciclismo, famoso come “camoscio d’Abruzzo”, che sarà presentato alla presenza dell’assessore regionale allo Sport, Guido Liris, venerdì prossimo, 11 febbraio, alle ore 10,30 nella sede della Giunta di Palazzo Silone, all’Aquila, sala Auditorium.
Il volume – in cui si ricordano, tra le altre, cinque vittorie di tappa al Giro d’Italia del 1963 – ripercorre vittorie, cadute, spallate e cazzotti dello sportivo abruzzese. Una biografia sull’indimenticabile ciclista uscita il primo febbraio per Radici Edizioni.
L’opera, che inaugura la collana “Vite” della casa editrice marsicana guidata da Gianluca Salustri, si articola in una corsa a tappe sulla vita e sulla carriera del ciclista avezzanese a quindici anni dalla sua morte, avvenuta mentre era implicato in una intricata storia giudiziaria. Un libro che racconta il Taccone corridore, ma anche l’uomo e il padre di famiglia, attraverso testimonianze inedite, retroscena e un’appassionata lettera finale del figlio Cristiano.
Un capitolo dopo l’altro, vengono così inanellati gli snodi fondamentali della carriera e della vita di un personaggio capace di folgorare persino Sergio Zavoli, il quale lo volle sempre al suo fianco durante l’innovativa trasmissione televisiva “Il processo alla tappa”.
28 capitoli che proprio come le tappe di una grande corsa si susseguono per designare una classifica generale finale fatta di episodi controversi e grandi vittorie in salita, di scazzottate ai compagni di gruppo e di nuovi sogni e nuove imprese dopo la fine della carriera agonistica.