Avezzano. Un esercito di oltre 150 avvocati e professionisti hanno raggiunto questa mattina Roma per la manifestazione nazionale di protesta contro la soppressione dei piccoli tribunali. La folta delegazione marsicana manifesterà il proprio dissenso, davanti alla sede del Senato, contro la decisione del Governo di sopprimere il presidio di giustizia avezzanese che rientra nell’ambito dell’elenco di 37 tribunali che scompariranno dalla geografia giudiziaria nazionale. La chiusura del Tribunale, però, secondo alcuni studi, manderà in tilt la struttura dell’Aquila che non potrà assorbire avvocati da Avezzano e Sulmona, né processi da tutta la provincia. C’è inoltre anche un dossier dell’Anas secondo cui il trasferimento dei tribunali di Avezzano e Sulmona porterebbe al collasso della viabilità verso L’Aquila. Venerdì prossimo ci sarà al riguardo una simulazione e secondo le previsioni saranno intasate sia la rete viaria, sia le zone vicino al tribunale dell’Aquila che non potranno accogliere le auto di tutti i professionisti tra cui, avvocati, praticanti, ingegneri, architetti e così via. Il tribunale di Avezzano, riguardo a numero di procedimenti portati a termine, è sopra la media nazionale. Copre infatti un bacino di oltre 130mila abitanti ed è il terzo d’Abruzzo per mole di lavoro tra gli otto in funzione, a parità con Chieti e subito dopo Pescara e Teramo. Intorno al tribunale gravita gran parte dell’economia di Avezzano e della Marsica e opera in un vasto territorio che va dalla provincia di Caserta a tutta la provincia dell’Aquila. L’organico comprende 16 magistrati, 11 del tribunale e 5 della Procura. Ogni anno vengono portati a giudizio circa 15.000 processi di cui ben 5.000 penali. Gli avvocati e i praticanti del foro di Avezzano sono in totale circa 1.200.